Due giorni di consultazioni serrate ma alla fine, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ne serviranno altri per analizzare la situazione.
“Nel corso della prossima settimana avvierò un nuovo ciclo di consultazioni per verificare se sia maturata la possibilità di formare un governo che oggi non è emersa. Farò trascorrere qualche giorno di riflessione, anche sulla base della esigenza di maggior tempo che mi è stata prospettata da molte parti politiche. Sarà utile anche a me per analizzare e riflettere su ogni aspetto delle considerazioni fatte dai partiti e sarà utile a loro per valutare responsabilmente la situazione, le convergenze programmatiche, le possibili soluzioni per dare vita a un governo“.
Intanto il leader del M5s Luigi Di Maio, al termine del colloquio con il Capo dello Stato, ha detto di considerare alternativi i due partiti a cui ha offerto un “contratto di governo” sul modello tedesco: Pd e Lega. Forza Italia esclusa dai giochi.
Proprio Silvio Berlusconi chiede un “governo per le urgenze” a guida Matteo Salvini e fa muro contro muro nei confronti dei Cinque Stelle. Un atteggiamento che non piace al leader del Carroccio.
“Questi signori hanno solo fame di poltrone – così, scrive Il Secolo XIX, Berlusconi a Mattarella, che è rimasto impassibile, una statua di sale -. Parlano di programma, ma non abbiamo visto nemmeno un pezzo di carta. Invece quando si è trattato di dividersi le poltrone delle presidenze, delle vicepresidenze, dei questori e dei segretari d’aula delle Camere sono stati velocissimi e famelici. Non parliamo poi di quello che propongono per governare… Ma quale contratto alla tedesca”.
Berlusconi si sta mettendo fuori dai giochi. Non erano questi gli accordi su cosa dire alle consultazioni. Capisco la sua reazione agli atteggiamenti e ai veti di Luigi Di Maio ma in questo modo, chiudendo in maniera così netta ai 5Stelle, rende tutto più complicato. Pensa di favorire un’apertura del Pd, ma se i democratici apriranno lo faranno ai grillini, certo non verso di noi.
Salvini così attende un incontro chiarificatore con Berlusconi e poi fa sapere che incontrerà Di Maio. Emblematiche le sue parole ad un giornalista che gli chiedeva chi sceglierebbe tra Partito democratico e Movimento Cinque Stelle:
“Sarebbe difficile, questo è certo. Ma se io un giorno mi trovassi a un bivio, non ho nessun dubbio su chi sceglierei: tra il Partito democratico e i 5 Stelle scelgo sempre i 5 Stelle”.