Un mese circa. Tanto bisognerà attendere perché entri in carica il nuovo Governo di centro-destra, dopo le elezioni di domenica 25 settembre. La prima data da segnare in calendario è il 13 ottobre: è allora che entrambe le Camere si riuniranno per eleggere i presidenti di Camera e Senato, che andranno a sostituire gli uscenti Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Prima della riunione del 13 ottobre le porte di palazzo Madama e di Montecitorio si apriranno comunque (il prossimo 10 ottobre) per i nuovi eletti, per la foto di rito ed il disbrigo di una serie di adempimenti burocratici.
La formazione del nuovo governo
Una volto concluse le procedure parlamentari, il presidente della Repubblica Mattarella avvierà le consultazioni del nuovo governo al Quirinale. Secondo l’art.92 della Costituzione Italiana:
“Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”
Se i programmi saranno rispettati, il Quirinale potrebbe accogliere i presidenti di Camera e Senato a partire da lunedì 24 ottobre. Dopo aver sentito il parere dei due neoeletti, il presidente della Repubblica darà il via alle consultazioni che non dovrebbero durare più di 3 giorni.
La procedura prevede che il capo dello stato chiami al Colle il “premier designato dai gruppi politici” per conferirgli l’incarico, che normalmente accetta con riserva.
Al termine degli incontri Mattarella darà il mandato esplorativo al possibile premier che, come da prassi, dovrà sondare il campo per capire se la formazione del nuovo Governo sotto la sua guida sarà possibile o meno.
Alla fine dei colloqui, il presidente del Consiglio sale al Quirinale e scioglie la riserva: confermerà di essere o meno pronto ad avviare il nuovo esecutivo. In caso di conferma dell’incarico, presenterà al capo dello Stato la lista dei ministri, che dovranno essere nominati con decreto del presidente della Repubblica.
Solo allora il nuovo esecutivo potrà giurare davanti al Capo dello Stato.