Società

Elezioni Europee 2019, il programma della Lega

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Abbandono della moneta unica, revisione più restrittiva dei trattati riguardanti l’immigrazione nell’Unione e poi sovranità monetaria, identità e specificità sono alcuni dei punti che si leggono nel programma politico del Movimento per un’Europa delle Nazioni e della Libertà (MENL) che la Lega di Matteo Salvini condivide appieno e pubblica sul suo sito per le elezioni europee.

Vediamo nel dettaglio i sei punti del manifesto politico e programmatico del partito euroscettico e protezionista.

Rispetto del principio di democrazia

La lista MENL e i suoi membri, di cui fa parte anche la Lega (Nord), basano il loro progetto politico sulla conformità con i principi democratici e con la carta dei diritti fondamentali, rifiutando pertanto qualsiasi affiliazione nel passato o nel presente – nonché qualsiasi connessione o simpatia per – qualsiasi progetto autoritario o totalitario.

Sovranità

Uno dei punti cardine del programma è la sovranità degli Stati e dei popoli, che appoggiandosi alla collaborazione fra le nazioni, è considerata come “una soluzione”. No quindi a Super-stato o qualsiasi modello sovranazionale.

Identità

Punto essenziale è anche la conservazione dell’identità dei popoli e delle nazioni d’Europa, in conformità con le caratteristiche specifiche di ogni popolo. Da qui si sancisce il diritto di controllare e regolare l’immigrazione.

Specificità

Ognuno ha il diritto di difendere i propri modelli economici, sociali, culturali e territoriali specifici e unici in Europa per cui il MENL intende tutelare la diversità dei progetti politici dei propri membri.

Libertà individuali

, principi da difendere – si dice nel manifesto – ponendo l’accento sull’importanza particolare di proteggere la libertà d’espressione, in cui rientra la libertà digitale e cultura come base dell’azione politica.

Matteo Salvini in più occasioni ha ribadito la centralità del tema della revisione dei trattati europei, con l’abbandono della moneta unica. In campo economico, il cavallo di battaglia della Lega è la flat tax che lo stesso Salvini ha promesso di realizzare subito qualora la Lega diventi il primo partito in Italia e in Ue.