Il 24 settembre i tedeschi saranno chiamati alle urne per eleggere i nuovi membri del Bundestag, il parlamento federale. La sfida è tra l’attuale cancelliera in carica, Angela Merkel e Martin Schulz, ex presidente del parlamento Europeo.
Schulz, 61 anni, leader dell’Spd, il partito socialdemocratico tedesco ha presentato agli elettori un programma piuttosto moderato. Vediamo cosa prevede.
Tasse, pensioni e casa
Partendo dal capitolo pensioni, l’SPD non ha intenzione, almeno da programma, di toccare le pensioni, né aumentare l’età pensionabile.
Ma quello più corposo è il capitolo tasse. L’SPD promette di ridurre le imposte ai meno abbienti e alzare ai ricchi, soprattutto a chi guadagna più di 76mila euro l’anno. Il sistema fiscale tedesco si basa su scaglioni di imposte che sono diverse tra famiglie e single ovviamente in base al reddito dichiarato.
Ora il programma elettorale presentato dai socialdemocratici prevede un aumento del limite di reddito per l’aliquota massima a 76mila euro. Su un punto Schulz ha fatto un suo cavallo di battaglia contro la Merkel e riguarda l’acquisto della prima casa, offrendo un aiuto a chi non ha i mezzi per affrontare questa spesa. In particolare alle famiglie con un solo figlio verrebbero donati ben 8mila euro per l’acquisto o la costruzione delle prima casa, importo che aumenta di 6mila euro, arrivando a 14mila euro, nel caso di nuclei familiari con più di un figlio. Una misura che punta a far sollevare il tasso di proprietà che in Germania è molto basso, al 51%.
Rimanendo in tema di fisco, nel suo piano elettorale Martin Schulz ha promesso anche di mantenere basse le spese militari e non portarle al 2% del PIL.
Obbligo di investimenti per lo Stato
Infine il capitolo investimenti. Entrambi i partiti, puntano nei loro programmi a maggior investimenti in infrastrutture, da quelle digitali all’istruzione e complice lo scandalo dieselgate si punta anche a investire in azioni per migliorare la qualità dell’aria e sconfiggere l’inquinamento.
I socialdemocratici puntano ad un incremento della spesa per edifici pubblici, trasporti e sanità, con 30 miliardi in più da destinare nei prossimi 4 anni, a scuole, ospedali, ferrovie, strade e autostrade e tecnologie. Martin Schulz, in un paper intitolato “Das moderne Deutschland”, “La Germania moderna”, ha proposto un obbligo all’investimento pubblico per lo Stato.
Ogni qualvolta che ci saranno margini di manovra per la finanza pubblica lo Stato sarà tenuto a investire in fibra ottica, autostrade, scuole e ospedali.