Angela Merkel è sempre largamente in testa nei sondaggi prima del voto del 24 settembre che deciderà chi governerà e chi occuperà i seggi del Parlamento della prima potenza economica d’Europa. Stando alle ultime rilevazioni che danno la CDU in testa con 13 punti di margine di vantaggio sui social democratici di Martin Schulz, la Cancelliera tedesca dovrebbe assicurarsi così un quarto mandato consecutivo.
Con il 36% dei consensi contro il 23% dell’SPD per le elezioni Federali e legislative di domenica in Germania, Merkel sa che le basterà limitarsi a non fare danni per essere confermata e scongiurare sorprese dell’ultima ora. Anche per questo motivo ha evitato di partecipare ad altri dibattiti televisivi. A preoccupare Merkel è invece la rimonta del partito di estrema destra anti europeista Alternative Fur Deutschland (AfD), che viene dato tra il 10 e il 12% delle preferenze negli ultimi sondaggi, contro l’8-10% di due settimane prima.
Quando mancano pochi giorni al voto, secondo i sondaggi dell’istituto Forsa il blocco dei conservatori guidato da Merkel (CDU e CSU insieme) mantiene un distacco di sicurezza sul partito di centro sinistro con il quale tuttora forma una coalizione di governo (Grosse Koalition). In vista dello scrutinio di domenica il centro destra ha perso un punto rispetto alla settimana precedente, mentre i social democratici hanno ottenuto un risultato identico a quello antecedente.
In terza posizione si piazzerebbe Die Linke (la sinistra) con il 10%. Ma l’incognita maggiore è rappresentata dai Verdi (8% dei consensi) e soprattutto dai Liberali, che si attestano al 9%. Con il 10-12% dei sondaggi, contro l’8-10% dei voti di inizio settembre, l’AfD si avvicina ai risultati dei partiti “terzi” sfidanti.
Che il partito anti migranti e contrario a un’area euro solidale faccia paura all’establishment, lo dimostrano le dichiarazioni preoccupate di Merkel e Schulz. I partiti maggioritari hanno espresso grande inquietudine nei confronti di questa crescita di popolarità del partito radicale. Merkel li ha definiti quelli che “non sanno fare nient’altro che gridare”, mentre per l’ex presidente del Parlamento europeo Schulz l’AfD è “un partito di estrema destra”, un termine che in Germania e riservato ai neo nazisti, e una “vergogna per la nazione“.
Per cavalcare il sentiment nazionalista e anti immigrazione, anche i Liberali hanno effettuato negli ultimi anni una virata a destra. Tale orientamento potrebbe impedire loro, tuttavia, di salire al governo, dal momento che difficilmente la filo europeista Merkel, che insieme a presidente francese Emmanuel Macron intende rifondare l’Europa unita, stringerà un’alleanza con un partito con idee scioviniste e anti europeiste.
A 63 anni Merkel è l’ultimo politico ancora in piedi della sua generazione. Sembra passato tanto tempo, ormai ma nel 2005 quando vinse le sue prime elezioni, Tony Blair era il primo ministro nel Regno Unito e George W. Bush era il presidente degli Stati Uniti. In fatto di longevità nell’Europa occidentale, se potesse candidarsi e vincesse, solo Silvio Berlusconi potrebbe batterla.
Merkel ha guidato l’Unione dei Cristiano Democratici alla vittoria in tre elezioni di fila e ora cerca il quarto storico trionfo, che le assicurerebbe un palmares analogo a quello di giganti della politica tedesca come Kondrad Adenauer e Helmut Kohl. I risultati si conosceranno alle 19 di domenica 24 settembre, ma perché si formi una coalizione ci vorranno settimane.