La partita delle elezioni presidenziali francesi è ancora aperta, anzi non lo è mai stata così tanto, con i quattro favoriti che sono chiusi in un fazzoletto. I margini sono molto stretti con Emmanuel Macron dato in testa per un soffio su Marine Le Pen negli ultimi sondaggi prima del dibattito televisivo di stasera. Jean-Luc Mélenchon e Francois Fillon sono indietro di 3-4 lunghezze.
Nell’ultimo comizio elettorale, a Marsiglia, prima del voto di domenica, la sua rivale principale, la leader del partito anti migranti e anti euro del Front National ha annunciato di essere la scelta “patriottica” e di essere “la sola candidata in grado di portare un vero cambiamento e riconsegnare la Francia alla sua gente”.
Nel frattempo il candidato centrista indipendente ed ex ministro dell’Economia ha avvertito contro i rischi del nazionalismo, dicendo che il suo obiettivo è quello di costruire un’Europa più forte cambiandola dall’interno. Le elezioni sono una sfida quanto mai combattuta, se si tiene conto che ancora più del 30% degli elettori francesi è indeciso.
Motivo per il quale un numero sempre maggiore di gestori e analisti consiglia di non prendere rischi sui mercati e di ridurre l’esposizione a euro e Bond della periferia europea, in particolare gli Oat francesi.
I francesi sono chiamati alle urne questa domenica e poi una seconda volta per decretare il vincitore finale tra gli ultimi due “sopravvissuti”, il prossimo 7 maggio, data del secondo turno dell’appuntamento elettorale più importante dell’anno, anche perché deciderà le sorti dell’Europa unita.
Tra i candidati in lizza per l’Eliseo che hanno una realistica chance di imporsi, il 50% è anti europeo e i mercati sono terrorizzati dall’idea che possa esserci una sfida a due tra Le Pen e Mélenchon. Le Pen ha proposto di indire un referendum sull’euro appena eletta, mentre il candidato del movimento di sinistra radicale (“France Insoumise“) ha promesso di trattare con le autorità di Bruxelles per rivedere tutti i trattati europei, con la chiara intenzione di uscirne.