Il prossimo 26 settembre la Germania sarà chiamata, attraverso le elezioni federali, a eleggere il nuovo Bundestag, il parlamento tedesco che, in una fase successiva, voterà il successore di Angela Merkel.
L’ex leader della Cdu è cancelliere dal 22 novembre del 2005, ma già nell’ottobre del 2018 Merkel ha avviato un processo di successione nel partito, dal quale è emersa, lo scorso aprile, la figura di Armin Laschet (chi é). Sarà quest’ultimo, attuale Ministro presidente della Renania Settentrionale-Vestfalia, il candidato cancelliere della Cdu in occasione dell’imminente appuntamento elettorale.
Come funzionano le elezioni federali in Germania
I cittadini tedeschi esprimono le proprie preferenze elettorali in due schede, il primo voto e il secondo voto: entrambi hanno funzioni specifiche e complementari.
Con il primo voto vengono designati direttamente i candidati distrettuali tramite 299 collegi uninominali. Questo primo voto non determina la percentuale di assegnazione dei seggi del parlamento per ciascun partito: è il secondo voto, o voto di lista, a svolgere quest’ultima funzione.
Dei 598 mandati per il Bundestag, dunque, 299 dipendono dalle cosiddette liste regionali, che possono essere inoltrate soltanto dai partiti.
Dal momento che solo il secondo voto determina la rappresentanza proporzionale per ciascun partito, può accadere che una o più forze politiche abbiano ottenuto tramite “mandato diretto” più seggi di quanti gliene sarebbero spettati secondo le percentuali ottenute nel secondo voto. Accade così che, per bilanciare le cose, vengano aggiunti dei seggi extra alle altre forze politiche in modo da realizzare le proporzioni espresse tramite il voto di lista.
Nell’ultimo Bundestag, infatti, il numero di 598 seggi è lievitato a 702 unità. Questo meccanismo di “correzione” è in vigore dal 2013.
Va poi ricordato che il sistema proporzionale è corretto da uno sbarramento al 5% che impedisce l’ingresso in parlamento ai partiti più piccoli.
Dal Bundestag al cancelliere
Per la designazione del cancelliere i partiti eletti al Bundestag devono innanzitutto dare vita a un’alleanza parlamentare e, dunque a un programma condiviso. Una volta completato questo passaggio sarà possibile avviare la votazione per la nomina del nuovo cancelliere.
Nella prima sessione del nuovo Bundestag i membri del parlamento sono chiamati a votare, a scrutinio segreto, un cancelliere (il primo ministro) indicato dal Presidente della Repubblica (non è necessariamente lo stesso candidato sul quale i partiti hanno trovato l’accordo). Nel caso il cancelliere indicato dal Presidente non dovesse ottenere la maggioranza assoluta dei voti, i partiti potranno sottoporre a votazione altri nomi, a patto che questi ultimi siano sostenuti da almeno un quarto dei componenti del Bundestag. Il presidente della Repubblica può decidere, nel caso il nuovo cancelliere non ottenga la maggioranza assoluta dei voti, di sciogliere il parlamento e di indire nuove elezioni entro 60 giorni.