Economia

Elezioni Germania: per il nuovo governo bisogna aspettare fino a Natale

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Un risveglio all’insegna dell’incertezza politica quello vissuto stamani dai cittadini tedeschi dopo che i primi risultati delle elezioni in Germania indicano una situazione di stallo tra le due principali forze politiche e di conseguenza per la formazione del nuovo governo ci vorranno mesi e per qualcuno non arriverà prima di Natale.

Finisce l’era di Angela Merkel in Germania con le elezioni federali del 26 settembre che hanno sancito la corsa dei socialdemocratici dell’Spd guidata dal vicecancelliere e ministro delle Finanze Olaf Scholz, riuscendo ad ottenere il 25,7% dei voti.  Cdu-Csu crollano al peggiore risultato dal dopoguerra: 24,1%. Seguono i Verdi al 14,8% e i Liberali dell’Fdp all’11,5%, ultradestra peggio del previsto al 10,3%.

Angela Merkel lascia la guida della prima economia dell’area euro dopo 16 anni, mentre l’alleanza conservatrice incassa il suo peggior risultato elettorale dalla seconda guerra mondiale.

Un esito quello delle elezioni federali del 26 settembre che lascia il Paese in bilico per la formazione del prossimo governo di coalizione. Scholz ha detto nel corso della nottata che punterà a formare il governo per Natale, dunque prima del 2022 ma  lunga sarà la ricerca della coalizione di governo, soprattutto se sarà a tre partiti.

Elezioni Germania: governo in bilico fino a Natale. Le coalizioni

In base ad un conteggio ufficiale preliminare, la grande coalizione GroKo tra CDU-CSU e SPD potrebbe continuare e avrebbe oltre il 50% del Bundestag ma entrambi i partiti hanno detto che intendono cambiare pagina. Questo significa una coalizione a tre: quella cosiddetta ‘semaforo’, tra l’Spd (rosso), i liberali dell’Fdp (giallo) e i Verdi oppure Giamaica (dai colori della bandiera): Cdu-Csu (nero), Verdi e Fdp (giallo).

In Germania il capo del governo, il cancelliere è eletto dal Parlamento che si forma dopo le elezioni. Un processo lungo che può richiedere anche mesi. Nel corso della campagna elettorale i partiti indicano la figura che vorrebbero proporre per la carica e i nomi che sono stati fatti sono Olaf Scholz per i Socialdemocratici, di Armin Laschet per la Cdu o di Annalena Baerbock per i Verdi.

I partiti che incassano più voti danno il via alle trattative per formare una coalizione di maggioranza, che a sua volta dovrà convergere sul nome di un candidato unico. Sono due le ipotesi di coalizione, ventilate già alla vigilia del voto: una a favore di Scholz, è la cosiddetta coalizione Semaforo, soprannominata così per la combinazione fra il rosso dei Socialdemocratici (forti del 25,7% dei consensi), il Verde dei Grünen (14,8%) e il giallo del Freie Demokratische Partei, il partito liberal democratico (11,5%). La seconda coalizione, a sostegno di Laschet, sarebbe la coalizione Giamaica fra la Cdu, reduce dal 24,1% dei consensi, e ancora Verdi e Liberali.

I principali contendenti per la carica di cancelliere – Olaf Scholz della SPD e Armin Laschet della CDU-CSU – dovranno ora impegnarsi in negoziati con altri partiti nel tentativo di formare una coalizione. Avvantaggiato dal risultato delle urne è Olaf Scholz anche se non si possono escludere formule diverse, incluso un ritorno alla Grosse Koalition ma l’ago della bilancia diventano i Verdi e, soprattutto, i Liberali.

Qualunque sia il risultato, gli esperti si aspettano che il processo di negoziazione richieda del tempo. “Non credo che lo faranno rapidamente. In tutta onestà non credo che otterremo un nuovo governo rapidamente”, ha detto Carsten Brzeski, capo economista di ING.

Questi colloqui di coalizione, se inizieranno, stanno diventando estremamente complicati (…) il rischio rimane quello di finire con questa grande coalizione [di nuovo], che nessuno vuole vedere, o  potremmo anche finire con elezioni improvvise se tutto fallisce, il che è inimmaginabile in Germania, ma non si può escludere completamente”

Una volta formata la coalizione di governo, viene indicato il nome del candidato cancelliere che dovrà passare per il via libera del Parlamento tedesco, il Bundestag,  che dovrà riunirsi entro un mese dalle elezioni. Sarà poi il presidente della Germania a presentare la figura prescelta al Parlamento e a sottoporlo al voto segreto dei suoi membri.

Una volta in Parlamento, il candidato cancelliere deve ottenere la maggioranza di tutti i membri del Bundestag, la cosiddetta Kanzlermehrheit. Se fallisce, si può tentare la via di altre coalizioni. Il processo può richiedere anche mesi, nel corso dei quali il cancelliere in carica (in questo caso Angela Merkel) rimane al suo posto. Una volta ottenuta l’approvazione del Parlamento, il futuro cancelliere riceve la nomina formale del presidente e torna al Bundestag per il giuramento.

Nonostante l’incertezza creata dai risultati delle elezioni, i mercati europei sono al rialzo nella mattinata con il Dax che sale dello 0,8% nei primi scambi, anche se l’euro è sceso dello 0,1% contro il dollaro. Robin Bew, direttore generale dell’EIU, ha detto che la reazione del mercato è dovuta al fatto che la CDU ha fatto meglio del previsto, tuttavia crede che “potremmo essere alla ricerca di un negoziato di coalizione molto, molto lungo”.

Olaf Scholz: chi è il possibile nuovo cancelliere tedesco

Nato nel 1958 a Osnabrück, in Bassa Sassonia, ma cresciuto nel distretto Rahlstedt di Amburgo, Olaf Scholz ha studiato legge specializzandosi in diritto del lavoro. Di professione avvocato, nei tribunali si è visto poco perché gran parte della sua vita è stata dedicata alla politica.

A soli 17 anni, nel 1975, entra nel partito socialdemocratico (SPD) dove si mette subito in mostra come vicepresidente dell’unione internazionale della gioventù socialista. Scholz viene eletto per la prima volta deputato al Bundestag nel 1998.

Grazie alle sue qualità di mediatore tra il 2000 e il 2004 ricopre la carica di presidente della SPD, il partito socialdemocratico. Successivamente dal 2007 al 2009 ricopre l’incarico di ministro del Lavoro nel primo governo Merkel. Fino al 2011 è stato membro del Bundestag, quando viene eletto sindaco di Amburgo, carica che ricoprirà per due volte fino al 2018.

Nel 2018 diventa ministro delle Finanze del quarto governo Merkel. Nell’agosto del 2020 infine diviene il candidato ufficiale del partito socialdemocratico alle elezioni federali. Olaf Scholz è sposato con la collega politica dell’SPD, Britta Ernst.