L’immigrazione è diventata un tema centrale nella corsa alle elezioni italiane del 4 marzo con la “crisi migratoria” che continua a dominare i titoli in Italia e in tutta Europa. Lo nota la Cnbc, che analizza in un articolo le posizioni dei partiti italiani sulla questione e cita analisti del nostro Paese.
Tesi del commento è che il tema dell’immigrazione ha avuto uno spazio ampio nell’opinione pubblica e politica nonostante, secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) dell’Onu, i dati di arrivo dello scorso anno siano stati i più bassi degli ultimi quattro anni. L’opinione pubblica è diventata sempre più negativa nei confronti degli arrivi. Il clima teso che circonda l’immigrazione si è fatto sentire all’inizio di febbraio con i fatti di Macerata.
Molti partiti, e non solo la Lega Nord, parlano dell’immigrazione come un’emergenza. Fra questi, Silvio Berlusconi secondo cui il numero di migranti che arrivano in Italia sta causando “un serio allarme sociale“. La coalizione di centro destra ha criticato le politiche di asilo del centro sinistra. Ma “questo non vuol dire che il governo di centro-sinistra abbia avuto un approccio molto più morbido verso l’afflusso di migranti”, commentano da Cnbc, ricordando le parole pronunciate lo scorso luglio da Matteo Renzi, ex primo ministro e capo del Partito democratico, secondo cui l’Italia non ha alcun dovere morale di accogliere i migranti. Anche il Movimento a 5 stelle ha espresso un atteggiamento duro nei confronti dell’immigrazione.
“Dato uno scetticismo di vecchia data che circonda l’immigrazione, non è una sorpresa che la coalizione di partiti di centro destra guidati da Berlusconi sia migliorata nei dibattiti pubblici. La loro posizione sull’immigrazione, e la marea dell’opinione pubblica, potrebbe riflettersi nel risultato elettorale“, ha detto lunedì l’analista del gruppo Eurasia, Federico Santi.