ROMA (WSI) – Con la fine dell’anno finisce la legislatura e domani, giovedì 28 dicembre il Consiglio dei ministri varerà il decreto che fissa le nuove elezioni per il 4 marzo prossimo.
Da prassi, il capo dello Stato Sergio Mattarella sentirà i presidenti di Camera e Senato e poi decreterà lo scioglimento. Nello stesso giorno il premier Paolo Gentiloni sarà impegnato, in mattinata, nella conferenza stampa di bilancio, a Montecitorio. E mentre i partiti affilano le armi e stringono alleanze in vista della chiamata alle urne degli italiani, si traccia il primo bilancio di questa legislatura, la numero 17, apertasi nel 2013.
Come scrive Salvatore Dama per Libero Quotidiano, si chiude una legislatura drammatica che ha macinato record negativi.
“Record dei cambi casacca (546), il record di voltagabbana (345), il record dei parlamentari che hanno maturato il diritto al vitalizio (558). E ancora: il record di giorni di vacanza (39, nell’estate 2017), il record dei voti di fiducia (107). E, se infine si aggiunge che nessuno dei tre governi succedutisi a Palazzo Chigi era espressione del voto popolare, il quadro è completo. E desolante. (…) Sono stati 546 i cambi di gruppo parlamentare dall’inizio della legislatura. Una transumanza continua, al ritmo di 9,5 al mese. I voltagabbana sono stati 345. Alla Camera un deputato su tre ha cambiato parrocchia. Al Senato, addirittura, quasi uno su due. C’è chi ha modificato 9 volte la propria appartenenza. E sono numeri inediti, in passato non c’era mai stata una roba del genere”.