FRANCOFORTE (WSI) – Sarà la politica al centro della prossima riunione politica della Banca centrale europea in cui gli investitori rimarranno ai margini con i mercati ora visti soggetti alla volatilità dopo la crisi finanziaria di inizio febbbraio. Dalle elezioni alle guerre commerciali, la prossima riunione della banca centrale guidata da Mario Draghi, prevista per giovedì, sarà oscurata da temi a sfondo politico.
Le elezioni sotto osservazione sono da una parte quelle della Germania, dove i colloqui sulla formazione di un governo tedesco finalmente si sono conclusi, quasi sei mesi dopo le elezioni, e dall’altra dell’Italia, la terza economia dell’Eurozona per importanza. Dal voto del 4 marzo esce un parlamento senza maggioranza e il rischio di un ritorno alle urne o addirittura di un’alleanza anti sistema tra MoVimento 5 Stelle e Lega.
Il tutto mentre arrivano segnali da non sottovalutare dagli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump la settimana scorsa sembra aver lanciato una guerra commerciale su vasta scala. Situazioni che complicano non poco la vita della BCE che si riunisce giovedì per discutere come normalizzare la politica dopo anni di stimolo straordinario.
È probabile che la banca centrale mantenga intatta la propria politica e le proprie linee guida sulla strategia futura, mentre nel corso dell’estate si potrebbe procedere molto probabilmente a una revisione più ampia degli orientamenti di politica monetaria. La forward guidance dovrebbe rimanere invariata nel meeting giovedì, secondo le previsioni degli analisti.
Nel frattempo un sondaggio di Bloomberg ha previsto che la BCE modificherà i propri orientamenti in materia di tassi di interesse solo a settembre. Secondo le attuali previsioni, la BCE dovrebbe chiudere il suo programma QE entro gennaio 2019. Gli intervistati hanno dichiarato di non vedere una variazione dei tassi di interesse fino a “ben oltre” la fine del programma QE.