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Elezioni Politiche 2018: il programma del Centro Destra

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Il programma del Centro Destra è stato firmato da Silvio Berlusconi, di Forza Italia, Matteo Salvini, della Lega e Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, il 18 gennaio. Si compone di dieci punti che riflettono le tre anime del Centro Destra. Centrale il taglio delle tasse, il nodo della sicurezza, il sostegno alla famiglia come nucleo fondamentale della società. Ecco un quadro dei dieci punti del programma:

Meno tasse. Il Centro Destra propone una flat tax, aliquota fiscale unica per famiglie e imprese e l’introduzione del principio del divieto di tassazione in assenza di reddito (Irap, IMU, bollo auto, donazioni e successioni). Prevede una no tax area e “deduzioni a esenzione totale dei redditi bassi e a garanzia della progressività dell’imposta”, con piena copertura da realizzarsi attraverso il taglio degli sconti fiscali. Con le risorse in arrivo dalla flat tax si faranno investimenti pubblici e privati. Verrà facilitato l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.

Meno Stato invadente. Più Stato efficiente. Più società. “Taglio visibile agli sprechi attraverso l’effettiva introduzione del principio dei fabbisogni e dei costi standard”,” chiusura effettiva di Equitalia con libertà per gli Enti locali di decidere i metodi di riscossione e abolizione del limite all’uso del contante”: questi alcuni punti del Centro Destra per migliorare l’amministrazione. In aggiunta, un piano per il Sud: sviluppo infrastrutturale e industriale del Mezzogiorno, uso più efficiente dei fondi europei.

Meno vincoli dall’Europa. Un’Unione europea con meno burocrazia dove sia sancita la prevalenza della Costituzione italiana sul diritto comunitario: il Centro Destra chiede un recupero di sovranità “sul modello tedesco” insieme alla tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza del risparmio e della tutela del Made in Italy. Il Centro Destra rifiuta le politiche di austerità e dice “no alle regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo”. Propone anche una “revisione dei trattati europei”.

Più aiuto a chi ha bisogno. Il programma prevede un “piano di sostegno ai cittadini italiani in condizione di estrema indigenza”, l’aumento delle pensioni minime e pensioni alle mamme. Si parla anche dell’azzeramento della legge Fornero e di nuova riforma previdenziale “economicamente e socialmente sostenibile”. Oltre a un “codice delle norme a tutela dei diritti degli animali domestici”, c’è anche un “piano straordinario di riqualificazione delle periferie, restauro delle coste e dei siti di interesse monumentale”.

Più sicurezza per tutti. Lotta al terrorismo, “ripresa del controllo dei confini”, rimpatrio di tutti i clandestini: la parte del programma che sembra provenire più da Matteo Salvini. Il Centro Destra vuole il blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e la stipula di trattati e accordi con i Paesi di origine dei migranti economici. In aggiunta anche un “Piano Marshall per l’Africa”. Sulla legislazione interna, è prevista l’introduzione del principio che la difesa è sempre legittima e la revisione della legge sulla tortura.

Più garanzie per ciascuno. Per il Centro Destra è necessaria una riforma della giustizia per assicurare il diritto a un giusto processo, una nuova disciplina delle intercettazioni, della custodia preventiva, del diritto alla difesa. I tempi dei processi dovrebbero tornare nella media dell’Unione europea e dovrà essere garantita la non appellabilità delle sentenze di assoluzione.

Più sostegno alla famiglia. Il Centro Destra prevede un piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e assegni familiari più che proporzionali al numero dei figli, la tutela del lavoro delle giovani madri e l’obiettivo di piena occupazione per i giovani attraverso stage, lavoro e formazione.

Più qualità nella scuola, nell’università e nella sanità pubblica. Sul tema dell’istruzione, il Centro Destra sostiene l’incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di standard. Chiede l’abolizione di “anomalie e storture della legge impropriamente detta “Buona scuola””, un piano di edilizia scolastica e l’azzeramento del precariato nel settore.

Più autonomie territoriali, migliore governo centrale. Elezione diretta del Presidente della Repubblica, rafforzamento delle autonomie locali e l’istituzione di un “modello di federalismo responsabile che armonizzi la maggiore autonomia prevista dal titolo V della Costituzione e già richiesta da alcune regioni in attuazione dell’articolo 116, portando a conclusione le trattative attualmente aperte tra Stato e Regioni”: questa la ricetta del Centro Destra.

Più tecnologie, cultura e turismo. Tutela dell’ambiente. Efficientamento energetico. L’ultimo punto del programma prevede un “piano di ristrutturazione delle tecnostrutture e migliore utilizzo delle risorse per le nuove tecnologie per tutto il sistema delle imprese, con particolare riferimento alle piccole e medie”. Viene proposto il sostegno alle start-up innovative, anche attraverso la semplificazione del crowdfunding, e alle energie rinnovabili.