Il lavoro è il tema prioritario nel programma della lista di sinistra “Liberi e Uguali”, nata dall’incontro fra Sinistra Italiana, Possibile di Pippo Civati e Articolo 1 – Mdp, formazione guidata dal presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso. Il programma è in corso di definizione, verrà steso in modalità partecipata attraverso diversi contributi. La parte sul lavoro è già chiara e viene spiegata dallo stesso Grasso sul sito della lista.
Liberi e Uguali comincia con la richiesta di cancellare il Jobs Act e con quella di ripristino integrale dell’articolo 18. Il contratto a tempo indeterminato a piene tutele dovrà essere la forma normale di assunzione. Il contratto a tempo determinato e il lavoro in somministrazione potranno invece esistere “solo con il ripristino della causale, che giustifichi la necessità di un’assunzione a scadenza”.
Fra le altre misure del piano di Liberi e Uguali ci sono le nuove assunzioni nel pubblico impiego, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il contrasto dei cosiddetti “falsi contratti part-time”, l’aumento del costo degli straordinari. La lista guidata da Grasso intende anche disciplinare le nuove forme di occupazione, come quelle con le piattaforme, per proteggere i lavoratori, e promette di prestare particolare attenzione all’occupazione femminile a alla riduzione del divario salariale uomo – donna. In questo ambito fa una proposta:
“Si può iniziare a contrastare il gap salariale introducendo una normativa che obblighi alla trasparenza (tutelando i dati sensibili) delle differenze salariali tra generi e che escluda dagli appalti pubblici quelle aziende che non la rispettano”.
Altro tema importante per LeU è la conciliazione tra lavoro e vita familiare, da garantire attraverso diversi provvedimenti: misure strutturali di “sostegno alla genitorialità che superino i vari bonus previsti attualmente”, un piano straordinario di investimenti per estendere la possibilità di accedere agli asili nido, l’incentivo a forme di lavoro flessibili come le banche del tempo o il lavoro a distanza, l’estensione del congedo paterno obbligatorio e una maggiore copertura economica del congedo parentale.
C’è posto anche per la tutela del lavoro autonomo e professionale, “per invertire il processo di impoverimento di massa che lo ha accompagnato”. Infine, la proposta di porre un limite alla disparità fra compensi dei lavoratori e dei manager anche nel settore privato.
“Tutto ciò deve avvenire riaprendo il metodo virtuoso del confronto autentico con le parti sociali, riconoscendo il ruolo dei sindacati“, viene precisato.
Passando agli altri punti del programma, sono in via di stesura i contributi su Scuola, Università e Ricerca, Beni Culturali, pace e disarmo, salute. Nei piani di Liberi e Uguali non mancherà la parte dedicata all’ambiente. Grasso anticipa un “Green New Deal”, per aprire la strada alla riconversione ecologica dell’economia e per creare posti di lavoro.
“Sono investimenti in grado di generare una crescita economica, e quindi una occupazione, molto più elevata rispetto agli sgravi fiscali o ai trasferimenti monetari”, scrive Grasso.
Si punterà in particolare sulla messa in sicurezza del territorio, delle scuole, degli ospedali, degli edifici pubblici e delle abitazioni, su energie alternative e risorse idriche.
Sulle politiche commerciali, nel programma delineato da Pietro Grasso si parla di sanzioni alle imprese che delocalizzano e della:
“messa in discussione degli accordi internazionali CETA e TTIP, che antepongono la finalità del libero scambio alla tutela dei consumatori e dei diritti dei lavoratori”.