Il governo di Paolo Gentiloni è arrivato al termine. Con la conferenza stampa di fine anno che si è tenuta nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio, il Presidente del Consiglio ha tracciato un bilancio del suo anno di governo . Al termine della conferenza, è previsto che Gentiloni salga al Quirinale per iniziare così il processo verso le elezioni politiche, che verranno fissate per il 4 marzo, data ancora ufficiosa.
La parola spetterà poi a Mattarella che annuncerà il decreto di scioglimento del Parlamento, controfirmato da Gentiloni stesso. Gentiloni dovrà poi convocare il Consiglio dei ministri che stabilirà la data delle elezioni e, in seguito, accompagnato dal ministro dell’Interno Marco Minniti, salirà al Quirinale per firmare il decreto di indizione delle elezioni. Nel decreto verrà fissata anche la data della seduta inaugurale delle nuove Camere, che dovrà svolgersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Questo, in linea di massima, il calendario dei prossimi passi.
“Il governo non tirerà i remi in barca”, ha detto il Primo ministro, che gestirà le elezioni nei suoi pieni poteri, “nei limiti della Costituzione e della prassi governerà”. Gentiloni ha sottolineato che una fine brusca della legislatura sarebbe stata devastante, in un momento delicato per l’economia italiana che era in via di ripresa e in alcune regioni stava rimettendosi a correre.
“In questi anni siamo riusciti a stabilizzare il debito e avviare un seppure marginale percorso di abbassamento del debito che è già previsto nei bilanci 2018 -19 e 20″, ha detto Gentiloni, “Alcune circostanze economiche generali potrebbero aiutare questo sforzo nel prossimo periodo. Quanto al deficit io credo che l’Italia abbia le carte più che in regola. Tenere la barra sul deficit non ha avuto pesi sulla crescita”.
“L’Italia si è rimessa in piedi grazie agli italiani” ha detto il Primo ministro. Durante l’anno, secondo Gentiloni, l’Italia si è ristabilita dopo la crisi più grave dal dopoguerra. Il Primo ministro ha anche ricordato il successo del G7 di Taormina, importante per le decisioni prese sul clima e sulla lotta al terrorismo.
Sulla vicenda delle banche italiane Gentiloni si è espresso così, rivendicando il successo dell’Italia nel negoziare con l’Unione europea le condizioni per i salvataggi: “il governo ha evitato le conseguenze di una crisi di sistema, altro che regalare soldi ai mariuoli”.