Società

Elezioni, sondaggi clandestini: “vietate anche simulazioni”

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L’Agcom richiama all’ordine sui sondaggi clandestini, quelli pubblicati dopo la data del blackout elettorale, che in questa tornata elettorale è caduta il 16 febbraio, quindici giorni prima delle elezioni del 4 marzo. Secondo la nuova comunicazione dell’Agcom sono vietate le “simulazioni” che fanno riferimento ad altre gare come le corse di cavalli o elezioni papali o a competizioni di fantasia, per diffondere sondaggi sulle forze politiche.

Questo tipo di pubblicazioni ha cominciato a diffondersi dal 2006 e siti come YouTrend e RightNation hanno spesso usato le simulazioni per diffondere i sondaggi nel periodo di divieto. Nei casi precedenti, gli autori del sondaggio mascherato, cioè le società che lo avevano realizzato, erano quasi sempre facilmente individuabili e questo permetteva, a chi aveva accesso a queste informazioni, di risalire alla correttezza del loro contenuto.

In un tweet sulla decisione dell’Agcom, YouTrend ha commentato così “Voi avete capito a cosa si riferiscono in questo passaggio? Noi no”. L’Agcom ha il potere di controllare e sanzionare le diffusione irregolare di sondaggi, con multe dai 25 ai 250 mila euro. Negli altri Stati dell’Unione europea non esistono leggi simili a quella che vieta la diffusione di sondaggi nei giorni prima delle elezioni, la legge 28 del 2000.

Una disposizione simile è in vigore in Francia, ma vale solo per le 24 ore precedenti al voto e per la pubblicazione degli exit poll nel giorno del voto. La motivazione che sta dietro al divieto italiano è il timore che la diffusione dei sondaggi possa in qualche modo influenzare l’opinione pubblica e modificare i risultati del voto.