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Elezioni Spagna, Varoufakis: “Opportunità per salvare l’Europa”

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“Penso che gli spagnoli abbiano l’opportunità di mettere al potere un governo che possa salvare l’Europa, uno che non abbia in mente tanto quanti soldi prendere dall’Europa per la Spagna o quale tipo di concessione potrebbe ottenere” la partita spagnola “riguarda il salvataggio dell’Europa”, così l’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha commentato le prossime elezioni che si terranno in  il prossimo 26 giugno. La consapevolezza del combattivo economista, che ha fondato un nuovo movimento, Diem25, dopo l’uscita da Syriza, è che “se l’Ecofin, la Commissione, il Consiglio, l’Eurogruppo e la Bce proseguiranno con l’imporre le stesse politiche del passato, l’Unione Europea non sopravviverà”.

D’altro canto “la Spagna è un’economia di dimensione significativa”, dice Varoufakis, “può spingere Bruxelles e Berlino a una mentalità diversa”. Ma Paesi come l’Italia non lo stanno già facendo? No, secondo l’economista greco: “Mariano Rajoy e Matteo Renzi usano il peso dell’Italia e della Spagna per rompere le regole, ma questo non cambierà l’Europa. Non sta aiutando l’italia la spagna o l’Europa. Abbiamo bisogno di nuove regole. E in questo il nuovo premier spagnolo, chiunque sarà, avrà un’opportunità”, dice Varoufakis.

Il suo movimento politico, Diem25, sulla carta sembra vicino a quello di un’altra forza anti sistema della sinistra spagnola Podemos, tuttavia l’ex ministro non si sente dare consigli al movimento di Iglesias. “Non siamo antagonisti di Podemos. Crediamo nella sovranità della politica. Il punto è quello di creare un’agenda europea all’interno della quale le forze progressiste possano operare per il bene della propria gente”. E in questo Varoufakis sarebbe pronto a collaborare con chi ci sta.

“Non abbiamo bisogno di parole rivoluzionarie per compiere azioni rivoluzionarie”, aggiunge l’economista, i compromessi saranno parte della strategia per il cambio delle regole europee, ma su una cosa non si cederà un centimetro: “Dobbiamo essere molto duri nel respingere il tentativo d’imporre ai nuovi governi le politiche di quelli che li hanno preceduti”. Il prossimo governo spagnolo dovrà sicuramente farci i conti.