Sui mercati valutari la sterlina sta scendendo di livello rispetto al dollaro americano stamattina. Il mercato è sempre più nervoso per via dell’avvicinarsi delle elezioni politiche britanniche di giugno, le elezioni lampo indette da Theresa May per poter dare maggiore potere politico al partito che la spunterà nei negoziati sulla Brexit.
La valuta britannica cede lo 0,25% a quota $1,281 dopo la pubblicazione dell’ultimo sondaggio in ordine di tempo, che ha mostrato come il vantaggio dei conservatori del partito al governo sia di appena sei punti percentuali contro i rivali progressisti Labouristi. Dopo un risultato simile la settimana scorsa, che individuava il margine di vantaggio a sette punti percentuali, gli investitori hanno meno fiducia in una vittoria facile di May e i suoi.
Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, in un sondaggio il vantaggio di May sullo sfidante progressista Jeremy Corbyn si è ridotto addirittura a cinque punti dopo il dibattito televisivo di ieri in cui i due leader politici candidati alla premiership sono stati intervistati dal conduttore di Sky Jeremy Paxman. La tendenza è chiara ed è sfavorevole al partito di governo.
Dopo un ottimo risultato alle elezioni regionali, May godeva di un vantaggio di addirittura 20 punti sul rivale prima dell’inizio della campagna elettorale. E i sondaggi estremamente favorevoli sono uno dei fattori che ha spinto la leader dei conservatori a indire a sorpresa elezioni anticipate.
Un’inversione di marcia sul programma di assistenza sociale, con i Tories al governo che hanno minacciato di rimuovere il tetto ai costi di assicurazione sanitaria che spettano agli anziani, ha avuto un impatto negativo sulla popolarità del partito dei conservatori, riducendo il gap.
Nell’intervista su Sky News, Paxman ha affrontato l’argomento delicato rivolgendo parole dure contro May: “Lei ha fatto marcia indietro sulla sicurezza sociale e sui programmi di assicurazione nazionale. Se io fossi in Bruxelles, penserei che lei è una che la spara grossa a parole prima di entrare in crisi al primo colpo di arma da fuoco”.
Andrew Hawkins, presidente della società di sondaggi ComRes, ha detto a Bloomberg che “i Tories fanno bene a preoccuparsi del fatto che il momentum si è spostato ed è ora dalla parte dei labouristi, ma possano ancora rimediare e ribaltare la situazione”.
“La morale della storia – secondo Hawkins – è che gli elettori sono pronti a votare per un leader che è pronto a negoziare la Brexit e trattare questioni di sicurezza nazionale con tutti i mezzi quando il paese è minacciato, e questo è quello che May cercherà di mostrare nei prossimi giorni di campagna elettorale”.