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Elezioni Usa, emailgate: Fbi non farà causa a Clinton

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L’Fbi rinuncia a intentare causa contro Hillary Clinton per il caso dell’account email creato dall’allora segretario di Stato Usa e usato anche per faccende di lavoro. Viene quindi confermata la decisione presa a luglio.

È un bel colpo per Clinton, che in media viene data come favorita nei sondaggi elettorali di domenica. Non tutte le più recenti rilevazioni sono a favore dell’ex First Lady, tuttavia: due sondaggi danno tuttavia Trump ancora in vantaggio, di 1 e 5 punti. La sua vittoria non è per nulla scontata.

Il direttore dell’agenzia di intelligence James Comey aveva riaperto l’inchiesta sulla base di nuove prove emerse una decina di giorni fa, ma ha di nuovo cambiato idea, sottolineando che il materiale raccolto non è sufficiente per citare in giudizio la candidata Democratica alla Casa Bianca.

Per Clinton è una bella notizia dopo che negli ultimi giorni la riapertura dell’indagine aveva ridotto il vantaggio sul candidato Repubblicano Donald Trump nei sondaggi. Al voto mancano solo un giorno. “Siamo contenti che questa questione sia risolta”, ha riferito Jennifer Palmieri, direttrice della comunicazione di Clinton.

Se da un lato il campo dei Democratici tira un sospiro di sollievo, Trump è infuriato. “È protetta da un sistema truccato”, ha reagito il candidato domenica sera durante un comizio nel Michigan. “Hillary Clinton è colpevole, lo sa, l’Fbi lo sa, la gente lo sa, e ora, spetta al popolo americano di fare giustizia con il loro voto alle urne”.

Clinton, che ha visto ridursi il suo vantaggio negli ultimi tempi, sia a livello nazionale sia a livello dei singoli Stati, può contare in media sul 46,6% delle intenzioni di voto, contro il 44,8% delle preferenze per Trump.