Il primo faccia a faccia tra i due candidati in corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump, tenutosi il 10 settembre 2024 a Filadelfia, sembra, con tutta la prudenza del caso, aver favorito la vicepresidente dem. Almeno questo è quanto emerge da un sondaggio Reuters-Ipsos, in base al quale Harris avrebbe ottenuto il 47% delle preferenze contro il 42% di Trump.
Il vantaggio di cinque punti è superiore a quello di quattro registrato nell’ultima rilevazione del 21-28 agosto. Per il 53% degli interpellati, Harris ha vinto il dibattito, mentre per il 24% il vincitore è Trump. Non la pensa così l’ex presidente Usa che, in un post, dopo essersi dichiarato vincitore, esclude un nuovo dibattito in tv.
I punti principali del dibattito
Il dibattito andato in onda sulla ABC ha visto una chiara contrapposizione di stili e strategie politiche. Se Harris ha mantenuto un approccio aggressivo, attaccando Trump su temi cruciali come l’aborto, l’immigrazione e la gestione della pandemia, Trump ha cercato di difendersi legando Harris alle politiche impopolari dell’amministrazione Biden.
Il numero due dell’amministrazione dem ha dimostrato abilità nel mettere Trump sulla difensiva, evidenziando le sue controversie legali e le sue politiche, sottolineando al contempo il supporto di oltre 400 repubblicani per la sua candidatura. La vicepresidente ha anche utilizzato il dibattito per promettere un cambiamento rispetto alle divisioni del passato, cercando di presentarsi come una leader di una nuova generazione e, ribadendo, allo stesso tempo, il suo impegno a ripristinare i diritti all’aborto a livello nazionale.
Trump, dal canto suo, ha utilizzato il dibattito per attaccare Harris, definendola una “marxista” e accusandola di essere responsabile di varie crisi internazionali. Tuttavia, è apparso nervoso e irritato. E novità delle ultime ore, ha anche espresso dubbi sulla possibilità di partecipare a un secondo dibattito, definendo l’evento “truccato” e accusando i moderatori di faziosità.
“Non ci sarà nessun terzo dibattito”, scrive Trump sul suo social Truth, spiegando che nel conteggio è incluso anche il faccia a faccia con il presidente Joe Biden. “Kamala dovrebbe concentrarsi su ciò che avrebbe dovuto fare durante gli ultimi quattro anni”, scrive ancora Donald Trump nel suo lungo post. “Quando un pugile perde un incontro, le prime parole che gli escono dalla bocca sono: ‘Voglio una rivincita’”, ha scritto Trump. “I sondaggi mostrano chiaramente che ho vinto il dibattito contro la compagna Kamala Harris, la candidata della sinistra radicale dei democratici, martedì sera, e lei ha immediatamente chiesto un secondo dibattito”.
I numeri del confronto
Secondo i dati noto Nielsen, sono stati oltre 67 milioni i telespettatori che martedì sera hanno assistito al dibattito televisivo, ospitato da Abc News, tra la vice presidente americana Kamala Harris e il candidato repubblicano Donald Trump. Si tratta di un dato nettamente superiore rispetto a quanti hanno visto il dibattito tra Trump e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, 51 milioni a giugno sulla Cnn. Il record risale però al 2016, quando 84 milioni di persone si erano sintonizzate sul primo confronto di dibattito tra Hillary Clinton e Trump.
Le implicazioni per il mercato
Sebbene la corsa alla Casa Bianca sia molto combattuta, e probabilmente rimarrà così fino al 5 novembre, il dibattito di martedì è stato indubbiamente positivo per la campagna elettorale di Harris, ha spiegato in una nota Thomas Mucha, geopolitical strategist di Wellington Management.
Dai sondaggi in tempo reale è emerso che la sua performance ha riscosso il consenso degli elettori degli swing state, in particolare per quanto riguarda i diritti relativi ad aborto, assistenza sanitaria, immigrazione e altri temi che probabilmente porteranno a una maggiore affluenza alle urne da parte degli elettori di sesso femminile, di colore e più giovani. Cosa altrettanto importante, la vicepresidente Harris è stata in grado di provocare Trump con diverse battute al di fuori del tema politico, come ad esempio la grandezza della folla ai suoi comizi e, per la prima volta nella storia dei dibattiti presidenziali degli Stati Uniti, le dichiarazioni infondate di un ex presidente secondo cui gli immigrati mangiano animali domestici.
Tutto ciò, secondo l’esperto, costituirà un buon spunto promozionale per la campagna elettorale della Harris, che ora si sta concentrando sulla promozione dell’affluenza alle urne in Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Georgia, Arizona, Nevada e North Carolina.
Passando ad analizzare, le implicazioni per gli investimenti, queste ultime – spiega l’esperto – dipenderanno dall’impatto che il dibattito e la più ampia campagna presidenziale avranno sul controllo del Congresso e dall’eventuale effetto più attenuato legato a un governo diviso.
Altrettanto importante dal punto di vista del mercato è il fatto che una corsa alla Casa Bianca in cui i due candidati presentano possibilità di vittoria di pari livello aumenterebbe la probabilità di un esito contrastato durante la transizione presidenziale e, potenzialmente, aumenterebbe il rischio di ulteriori episodi di tensione politica interna in un contesto così polarizzato. Questo esito sarebbe chiaramente negativo per i mercati in generale e per lo scenario geopolitico già problematico.