È un giorno storico per gli Stati Uniti, che provoca un’altra ondata di turbolenze sui mercati dopo la Brexit. Donald Trump, un candidato anti establishment senza alcuna esperienza in politica o nell’esercito è diventato il 45esimo presidente dopo essersi aggiudicato una serie di Stati decisivi come la Florida e l’Ohio. Tutta l’America Centrale, salvo New Mexico, Colorado e Illinois è sua (vedi cartina sotto). Hillary Clinton paga la voglia del popolo americano di esprimere un voto di protesta.
Dopo che l’Fbi ha scagionato l’ex Segretario di Stato coinvolta in uno scandalo relativo a un account email personale creato anche per gestire faccende di lavoro, Clinton era data in vantaggio in media nei sondaggi, del +3,5% in termini di voto nazionale, in salita dal +2,9% della scorsa rilevazione. La candidata Democratica, che non ha potuto contare sullo stesso numero di voti di afro americani, ispanici e giovani (18-29 anni) di Obama, potrebbe finire per perdere anche il voto popolare in termini assoluti. Ecco come è andata nella notte italiana, la svolta è stata l’Ohio:
Per come sono strutturate le elezioni in Usa con la conquista di grandi elettori stato per stato con il sistema prevalentemente maggioritario, si sapeva che la sfida sarebbe stata equilibrata. Ma nessuno poteva prevedere una vittoria così netta del controverso candidato Repubblicano: la vigilia Clinton aveva circa il 71% di chance di vincere le elezioni, contro il 65% di domenica scorsa (nei calcoli elaborati dal sondaggista Nate Silver). Anche questa elezione, come tante altre, si è decisa nei grandi Stati in bilico, come Pennsylvania, Florida, North Carolina, l’Ohio e Iowa.
Di seguito la diretta video dello speciale sulla reazione dei mercati: