NEW YORK (WSI) – Proprio adesso che Hillary Clinton sembrava assestatasi su un ‘comodo’ vantaggio nei sondaggi rispetto a Donald Trump, per la candidata democratica in corsa per la Casa Bianca torna l’incubo “emailgate”.
Un giudice americano ha ordinato al dipartimento di Stato di valutare i 14.900 documenti email e allegati di Hillary Clinton che l’Fbi ha ritrovato indagando sull’utilizzo di email private mentre era segretaria di Stato, in vista della loro pubblicazione.
Queste ultime vanno ad aggiungersi alle 30mila gia’ recuperate dello stesso periodo.
In ogni caso, sottolinea la rete Abc, si tratta di mail che nè Clinton nè i suoi legali consegnarono a dicembre del 2014 al dipartimento di Stato per sottoporle a verifiche. Il dipartimento di Stato non ha reso noto quando saranno pubblicate queste nuove mail anche se sembra probabile che ciò avverrà prima delle elezioni presidenziali dell’8 novembre, fra appena 78 giorni.
Prima pero’ Dipartimento di Stato deve spulciare questa nuova montagna di corrispondenza e deve farlo in fretta, a partire dal 22 settembre, comunicando anche un calendario per la diffusione.
Intanto lo staff di Hillary Clinton minimizza affermando che dubita ci sia granche’ di interessante tra le nuove e-mail ma che comunque e’ a favore delle pubblicazione di qualsiasi cosa non sia di natura personale.