Elezioni Usa, prospettive e implicazioni del voto del 3 novembre
di Grant Bowers, portfolio manager di Franklin Templeton
All’approssimarsi dell’appuntamento con le presidenziali americane di novembre, molti investitori azionari ci hanno chiesto di spiegare in che modo i risultati elettorali potrebbero orientare la direzione generale del mercato azionario statunitense.
È una preoccupazione condivisibile, dal momento che stiamo attraversando la fase elettorale nella quale il presidente Donald Trump e il candidato democratico Joe Biden iniziano a discutere di questioni politiche e dei loro piani per l’economia statunitense.
Molti investitori sembrano credere che una vittoria di Biden segnerebbe la fine delle politiche di sostegno alle imprese dell’era Trump, ma noi non riteniamo affatto scontata questa prospettiva. A nostro parere, qualunque candidato avrà la meglio non potrà che continuare ad affrontare la questione più centrale per i mercati in questo momento: la ripresa economica degli Stati Uniti dalla pandemia di COVID-19.
Riteniamo che una presidenza Biden con un governo americano diviso potrebbe offrire uno scenario favorevole al mercato, poiché ci aspetteremmo un numero maggiore e crescente di proposte/cambiamenti politici da parte della nuova amministrazione.
Ciò detto, non pensiamo che un Congresso diviso a guida Biden o Trump impedirebbe di approvare qualsiasi legge importante per il paese. Osserviamo un sostegno bipartisan tra Democratici e Repubblicani a politiche di mantenimento degli stimoli fiscali all’economia, a un progetto di legge sulle infrastrutture e al commercio.
Voto del 3 novembre: aree di sostegno bipartisan
Riteniamo che una legge sulle infrastrutture sarà prioritaria per entrambe le amministrazioni nel 2021. Guardando al futuro, confidiamo nell’approvazione di una legge per migliorare gli aeroporti, i ponti e le strade del paese.
A nostro avviso, sono questi i tasselli in grado di mettere in moto il paese e che troveranno più facilmente un sostegno bipartisan, mentre aree come le infrastrutture per l’energia verde potrebbero non ricevere lo stesso appoggio unitario. Secondo il nostro studio, il piano implicherebbe probabilmente anche cospicui finanziamenti per migliorare le infrastrutture tecnologiche del paese, come l’accesso alla banda larga e alla tecnologia wireless di quinta generazione [5G]. In realtà, riteniamo che dopo le elezioni la tecnologia sarà il fulcro di molti potenziali cambiamenti politici.
In tema di politica commerciale, l’obiettivo della protezione della proprietà intellettuale è condiviso dai due schieramenti.
In caso di vittoria su Trump, crediamo che Biden continuerà a esercitare pressioni sulla Cina al fine di garantire alle tecnologie parità di condizioni a livello globale, a dispetto della percezione di un suo possibile approccio più morbido.
Riteniamo che le frizioni commerciali continueranno a prescindere dalla compagine elettorale che vincerà.
Osserviamo anche un sostegno da entrambe le parti per riportare la produzione negli Stati Uniti. A nostro modo di vedere la pandemia del COVID-19 ha evidenziato molte debolezze nelle catene di approvvigionamento globali, in particolare nel settore sanitario, e prevediamo che altri settori, come quello industriale e manifatturiero, continueranno ad avvicinarsi ai mercato dei consumatori finali negli Stati Uniti.
Su questo fronte, sotto l’una o l’altra amministrazione prevediamo che il sostegno bipartisan si rafforzerà, poiché queste tendenze possono contribuire alla crescita dell’occupazione.
Un’“onda blu” porterà con sé cambiamenti nella politica americana?
Nonostante queste aree di sostegno bipartisan, pensiamo che la prospettiva di un’onda blu ovvero di una schiacciante vittoria del fronte democratico nel voto del 3 novembre meriti la nostra attenzione.
In un tale scenario, Biden diventerebbe presidente e i Democratici assumerebbero il controllo del Senato e manterrebbero la maggioranza nella Camera dei Rappresentanti. A nostro parere, molti investitori e operatori del mercato condividono le preoccupazioni per il fatto che un singolo partito detenga un potere incontrollato in tutti e tre i rami del governo.
Secondo la nostra analisi, un’onda blu preoccupa il mercato azionario Usa soprattutto per il rischio che modifichi radicalmente le politiche verso le imprese, i mercati e la regolamentazione. Alcune questioni frequentemente oggetto di discussione sono l’aumento delle imposte sulle società, i drastici cambiamenti del sistema sanitario o la regolamentazione di alcune delle più grandi aziende tecnologiche del paese.
In qualsiasi scenario elettorale monitoreremo molto attentamente i potenziali cambiamenti delle politiche, così come i possibili cambiamenti dei modelli di business delle aziende interessate. In quanto gestori attivi dobbiamo valutare quali rischi e opportunità questi temi potrebbero presentare per il mercato.
Le elezioni negli Stati Uniti e le relative implicazioni possono creare incertezza a breve termine, ma la nostra attenzione rimane focalizzata sull’identificazione delle opportunità per i nostri investitori. Riteniamo che i settori della tecnologia e della sanità non smetteranno di crescere nel lungo periodo.
Continuiamo ad apprezzare le prospettive di alcune società operanti in questi settori con un utile elevato per azione e un robusto free cash flow.
Nel frattempo, riteniamo che gli investitori in attesa del voto del 3 novembre debbano prepararsi ad affrontare ondate di volatilità del mercato finché non ci lasceremo alle spalle le elezioni. Ai mercati piacciono le certezze, e attualmente ci sono molte incognite.
I sondaggi mostrano attualmente una corsa presidenziale molto combattuta, e crediamo che il testa a testa fra i candidati sia probabilmente destinato a proseguire fino all’annuncio dei risultati.