A meno di due settimane dalle elezioni presidenziali del 3 novembre i favori del pronostico pendono ancora a favore di Joe Biden. Stando alla media degli ultimi sondaggi, sintetizzata da RealClearPolitics, l’ex vice di Obama sarebbe in netto vantaggio in un numero di stati corrispondente a 232 delegati (cosa sono). Per assicurarsi la vittoria, Biden dovrebbe conquistarne altri 38 dai 181 che ancora si trovano in una posizione contendibile.
Il presidente Trump, si troverebbe una posizione di partenza ben più difficile, ancorché non del tutto compromessa: 125 sarebbero i delegati che il repubblicano avrebbe in cassaforte. Per raggiungere la vittoria, il presidente dovrebbe strappare altri 145 grandi elettori dagli stati ancora in bilico. In altre parole, una rielezione di Trump richiederebbe un colpo di reni in quasi tutti gli stati ancora combattuti sul terreno dei sondaggi. In fondo, sarebbe esattamente quanto già avvenuto nel 2016 ai danni di Hillary Clinton.
Florida, Texas, Michigan e Ohio sono alcuni degli stati da tenere sotto massima osservazione, dato che la sommatoria dei rispettivi grandi elettori vale ben 101 delegati. Nel 2016 Trump era riuscito a conquistare tutti questi stati, nonostante i pronostici a lui contrari.
Le ultime rilevazioni, si riduce il vantaggio di Biden
Secondo l’ultimo sondaggio nazionale di NBC News, il distacco fra i due candidati alla Casa Bianca è di 8 punti circa, con un confronto 51%-42,7% a favore dell’ex vice di Obama. Si tratta di un vantaggio accorciatosi di un punto rispetto a una settimana fa.
Secondo la media dei sondaggi Real Clear Politics il confronto è favorevole a Biden per 7,5 punti su base nazionale, quando una settimana fa il divario era di 9,2 punti.
Secondo il tracker dei sondaggi nazionali del sito FiveThirtyEight il vantaggio di Biden è di 9,9 punti, ovvero 0,4 punti percentuali in meno rispetto a sette giorni fa. Se lo scorso 31 agosto le chance di vittoria di Biden, secondo il modello previsionale di FiveThirtyEight erano del 67%, oggi le chance del democratico sono salite all’87%. Lo stesso modello, nel 2016, aveva dato alla Clinton una probabilità di vittoria del 71%, a ridosso dell’appuntamento elettorale – poi rivelatosi una disfatta per l’ex first lady.