La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti ha premiato George W.Bush e anche il dollaro sembra esserne favorito.
Il biglietto verde si e’ infatti rafforzato questa mattina nei confronti dello yen, raggiungendo quota 112,73 – il livello piu’ alto degli ultimi 16 mesi.
Sebbene il dollaro si sia mantenuto quasi invariato nei confronti dell’euro – dopo aver gia’ guadagnato quest’anno oltre il 15% sulla moneta unica – gli analisti prevedono che un rafforzamento generale sulle principali monete internazionali seguira’ la vittoria del candidato repubblicano.
George W. Bush alla Casa Bianca – secondo molti analisti – dovrebbe consentire l’adozione di politiche piu’ favorevoli al mondo degli affari, quali lo sgravio fiscale e un minor intervento sui mercati monetari.
Il dollaro dovrebbe quindi essere favorito indirettamente dall’allentamento della regolamentazione sulle societa’. Questo infatti aiuterebbe il mercato mobiliare che agirebbe da polo per gli investimenti stranieri che necessitano della moneta verde per acquistare partecipazioni azionarie.
Sfavorito, invece il mercato obbligazionario che potrebbe risentire negativamente della politica di taglio fiscale di Bush. Lo sgravo di $1300 miliardi infatti andrebbe a erodere l’avanzo di bilancio, con effetti negativi sul ripianamento del debito pubblico.
Tony Crescenzi di Miller Tabak e’ pero’ piu’ ottimista: “le politiche economiche della presidenza Bush dovrebbero stimolare la crescita economica e questa a sua volta mettera’ in atto forze che aumenteranno l’avanzo di bilancio e ridurranno l’inflazione”.
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