ROMA (WSI) – Risponde a muso duro il presidente della Fiat, John Elkann, al patron della Tod’s, Diego Della Valle che preannuncia un’azione di responsabilita’ per la gestione Rcs di cui Fiat e’ azionista, a proposito dell’aumento di capitale, della vendita del palazzo di Via Solferino e dell’operazione Publikompass.
All’imprenditore marchigiano non sono sono piaciute, infatti, le ultime operazioni di Rcs, dalla cessione degli immobili all’aumento di capitale, e soprattutto ritiene che la gestione attuale sia troppo legata a Fiat e Intesa Sanpaolo, in particolare al presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni Bazoli. L’azione di responsabilità, affidati ai suoi legali di fiducia dello studio Bonelli, Erede, Pappalardo, chiederebbe conto di quanto fatto negli ultimi anni. Non è escluso che si tratti di una mossa per cercare una soluazione di compromesso con i soci Urbano Cairo e Mediobanca con l’obiettivo di affidare la gestione Rcs a un editore pure.
Elkann, quindi, in un botta e risposta a distanza, ritiene di non poter pensare che “Della Valle abbia preoccupazioni su Rcs. Penso invece, che la Tod’s lo preoccupi. La Tod’s va male, e’ giu’ del 20% da inizio anno rispetto ai suoi concorrenti: Prada, Armani, Lvmh, Kering. E’ un nano, e’ un’azienda di dimensioni piccole rispetto agli altri, non si puo’ dire che stia andando molto bene”.
Il numero uno del Lingotto, infatti, si è detto “molto soddisfatto e dovrebbero esserlo tutti gli azionisti di Rcs. Da quando l’aumento di capitale e’ avvenuto il titolo e’ crescituo del 25%, la societa’ e’ gestita bene, il Cda e’ indipendente e prende decisioni nell’interesse della societa”’.
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(TMNews) – La famiglia Agnelli è scappata dall’Italia “nella penombra” dopo aver “avuto e preso tutto” e, per questo, “non merita nessun rispetto”. È l’accusa del numero uno della Tod’s, Diego Della Valle, in una dura risposta alle parole del presidente della Fiat, John Elkann, che lo ha invitato a occuparsi della sua “azienda nana” dopo le polemiche sulla vicenda Rcs. “Mi dispiace dovermi ultimamente contrapporre a Yaki – afferma Della Valle – che conosco fin da bambino e che non è in grado di capire che non c’è nulla di personale nelle mie prese di posizione sulla Fiat e sugli Agnelli”.
“Le mie – spiega l’imprenditore marchigiano in una nota – sono critiche rivolte a una famiglia che ha avuto e preso tutto quello che ha voluto dall’Italia e dagli italiani negli ultimi decenni e nel momento del bisogno, con un Paese che vive una situazione drammatica, invece di essere pronta a dare il massimo appoggio, è scappata nella penombra per sistemare al meglio i propri affari personali”. “Chi si comporta in questo modo – conclude Della Valle – non merita nessun rispetto. Ora comunque basta con queste discussioni da pianerottolo, ce ne sono già troppe in questo Paese e non servono a nulla. Se Yaki è pronto, lo invito a un confronto pubblico tra di noi così ognuno dirà quello che pensa”.