Donald Trump è stato eletto 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America e tra chi gongola per questa vittoria, c’è Elon Musk. A fianco del tycoon dall’inizio della campagna elettorale, il patron di Tesla e Space X, il deus ex machina di X e Starling, potrebbe raccogliere enormi frutti dal secondo mandato di Trump alla Casa Bianca.
Il neo presidente nel suo discorso dal palco del Convention Center di Palm Beach dopo il successo nelle elezioni, ha ringraziato Musk definendolo “un super genio”.
“Abbiamo una nuova stella, una stella è nata: Elon. E’ un uomo straordinario, siamo stati insieme questa notte, ha passato due settimane a Philadelphia, in diverse parti della Pennsylvania, facendo campagna per me”.
Trump presidente: quali vantaggi per Elon Musk
La stima di Trump verso Elon Musk potrebbe presto concretizzarsi. I potenziali vantaggi per l’imprenditore e per le sue aziende dalla nuova elezione di Trump sono di ampio respiro: dalla possibilità di toccare questioni normative come le leggi sul lavoro e le protezioni ambientali, alla riduzione delle aliquote fiscali e la possibilità di ottenere più contratti governativi per la sua società missilistica SpaceX, sono solo alcuni esempi.
“Un secondo mandato di Trump potrebbe spostare lo stato amministrativo e normativo in modo tale da avvantaggiare le aziende di Musk”, ha dichiarato Angela Aneiros, professore assistente di diritto presso la Gonzaga University e co-direttrice del Center of Law, Ethics & Commerce dell’università.
Ma Musk potrebbe anche avere un ruolo influente nella seconda amministrazione Trump, come consulente per i tagli alla spesa.
Trump ha fornito dichiarazioni contrastanti su come Musk potrebbe inserirsi nella sua amministrazione, dicendo a Fox News in un’intervista del mese scorso che gli piacerebbe che Musk fosse il suo “segretario per la riduzione dei costi” ma anche “non nel gabinetto”.
Brian Hughes, consigliere senior della campagna di Trump, ha dichiarato domenica alla NBC News che Trump vuole che Musk guidi una “commissione” che “assicuri che il nostro governo lavori in modo più efficiente e utilizzi efficacemente i dollari dei contribuenti americani”.
Musk alla Casa Bianca: conflitto di interessi all’orizzonte
Ma rovescio della medaglia, il ruolo che Musk potrebbe avere alla Casa Bianca potrebbe anche avere risvolti negativi, potendo rappresentare un problema di conflitto di interessi se arrivasse a esercitare il potere su agenzie governative che regolano le sue stesse aziende. Ma non solo questioni etiche, gli investimenti commerciali di Musk all’estero – in particolare in Cina – insieme ai delicati contratti federali della sua azienda per il programma spaziale dell’esercito americano, sollevano seri interrogativi su potenziali conflitti di interesse che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale americana.
Tesla, l’azienda di Musk produttrice di veicoli elettrici, fa grande affidamento sulla Cina, considerata da Trump come la principale minaccia alla sicurezza e il rivale economico degli Stati Uniti. Tesla dipende dalla Cina come base di produzione e come mercato cruciale per i suoi veicoli. Inoltre, a differenza di alcuni magnati o dirigenti d’azienda, Musk non si è tirato indietro dall’intervenire sulla geopolitica anche quando è in contrasto con la politica estera degli Stati Uniti, sostenendo posizioni sulla guerra in Ucraina che si sono allineate con la posizione del Cremlino. Musk ha anche avuto conversazioni telefoniche con il Presidente russo Vladimir Putin, e molti analisti temono che possa cercare di spingere la politica statunitense in una direzione favorevole ai suoi interessi finanziari.
La potenziale influenza dell’istrionico imprenditore, l’uomo più ricco del mondo, sul governo degli Stati Uniti deriva dal ruolo influente della sua SpaceX. L’azienda, di cui Musk è amministratore delegato, è stata definita dagli analisti un “monopolio di fatto” per la sua quota di mercato dominante nell’invio di satelliti commerciali e governativi nello spazio.