Economia

Elon Musk: fine dell’amore con Twitter? Ora pensa ad un suo social network

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Dopo il business delle auto elettriche, quello spazio, Elon Musk ora guarda ai social network. L’uomo più ricco del mondo, insoddisfatto di Twitter, il social su cui pubblica continuamente i successi delle sue aziende e opinioni (talvolta scomode), starebbe pensando a una nuova piattaforma di social media.

“Dato che Twitter de facto funziona come una pubblica piazza, il mancato rispetto dei principi della libertà di parola mina dalle fondamenta la democrazia”, ha twittato. “C’è dunque bisogno di un nuovo social media?”, si chiede l’uomo più ricco del mondo.

Difficile capire se sia l’ennesima provocazione, o se l’imprenditore abbia realmente intenzione di lanciarsi nel modo di Internet. Quello che è certo è che al suo tweet ha già risposto Kim DotCom, imprenditore, famoso pioniere del digitale: “Ho un concorrente pronto, basato su blockchain web3, che resiste alla censura: gli utenti possiedono i propri dati, 3 anni di lavoro. Chiamami”.

Tutto è cominciato con un sondaggio del 25 marzo, quandoElon Musk ha chiesto ai suoi quasi 80 milioni di follower se la piattaforma fondata da Jack Dorsey garantisse ai suoi utenti la libertà di parola, aggiungendo che le conseguenze del sondaggio sarebbero state molto importanti.

Il sondaggio è stato votato da oltre 2 milioni di persone che per la maggior parte, il 70,4 per cento, hanno deciso per un secco No. Ecco che allora Musk ha cominciato a svelare le sue carte.

Perché Musk non ama più il social Twitter

Ma che cosa ha fatto realmente infuriare Musk? La scorsa settimana, la Securities and Exchange Commission – agenzia che vigila sul mercato finanziario Usa – ha chiesto a un giudice federale di fare in modo che Musk non infranga l’accordo che prevede che i suoi tweet siano monitorati.

L’accordo è stato firmato a novembre 2018, quando Musk ha patteggiato per l’azione legale per frode avviata nei suoi confronti proprio dalla Sec.  Le indagini erano iniziate nell’agosto dello stesso anno, quando l’imprenditore sostenne proprio su Twitter l’intenzione di rendere privata la società di auto elettriche con un delisting da Wall Street.

A quanto pare Musk si è già spinto più oltre i limiti dell’accordo, che tra le altre cose prevede la supervisione dei suoi tweet da parte dei suoi avvocati. A novembre 2021, per esempio, ha lanciato un sondaggio su Twitter per chiedere agli utenti il loro parere su un’eventuale vendita del 10% delle sue azioni Tesla.

Il numero uno di Tesla e Space X starebbe dunque cercando di porre fine alla supervisione da parte della Sec sui suoi post su Twitter, sostenendo che l’accordo viene utilizzato per “calpestare” i suoi diritti alla libertà di parola.