Quest’anno i mercati emergenti, dopo un anno in cui sono stati favoriti da rendimenti interessanti in un contesto di tassi di interesse bassi, saranno sostenuti dall’evoluzione positiva dei fondamentali, tra cui l’andamento delle attività commerciali e nel settore minerario e industriale.
A sostenerlo è Simona Merzagora, managing director di NN Investment Partners, intervista al corner di Wall Street Italia a margine del Salone del Risparmio del 2017. L’inflazione in fase di discesa, le divise come peso messicano e rublo russo sottovalutate, un petrolio che si mantiene su prezzi più elevati, può dare vantaggi agli investitori.
“Il debito dei mercati emergenti può portare un contributo sicuramente positivo” in portafoglio, ha dichiarato nell’intervista a Wall Street Italia Merzagora. I due aspetti da tenere invece sotto osservazione come potenziali rischi al ribasso sono le prospettive di politica economica e monetaria negli Stati Uniti.
Il problema principale per i paesi in via di Sviluppo è rappresentato dalla minaccia di un dollaro forte. Secondo la money manager, tuttavia, la Federal Reserve imporrà un ciclo di rialzo dei tassi più graduale del previsto e ciò finirà per non impattare negativamente i mercati emergenti. Da Donald Trump ci si attendono invece politiche “un pochino più pragmatiche” di quelle promesse, con misure pro crescita o di stampo protezionista.