MILANO (WSI) – Tassi & Congiuntura: in area Euro lo scorso venerdì si è assistito ad un calo generalizzato dei tassi di mercato in una giornata caratterizzata dall’inatteso comunicato della Corte Costituzionale tedesca durante la mattina e dal numero di nuovi occupati Usa sotto consenso nel pomeriggio. Il rinvio alla corte di giustizia europea sul tema OMT insieme ai dati Usa sotto le attese hanno comportato un movimento calante dei tassi che ha interessato sia i bond core che quelli periferici, con lo spread Italia-Germania sceso in prossimità dei 200pb. Il tasso decennale italiano è arrivato a sfiorare i minimi intraday raggiunti lo scorso maggio in prossimità del 3,68%.
Sul fronte macro prosegue la pubblicazione di dati tedeschi deludenti a dicembre; la produzione industriale si è contratta in modo inatteso su base mensile. Questa mattina contrazione superiore alle attese per la produzione industriale francese di dicembre. Durante la settimana gli occhi degli operatori saranno puntati sul dato relativo alla produzione industriale dell’area oltre che sui dati del Pil del quarto trimestre in arrivo il prossimo venerdì.
Sul fronte emissioni segnaliamo che, secondo il quotidiano Diario Economico, il Portogallo il 12 febbraio avrebbe in programma il collocamento di un decennale tramite sindacato. Negli Usa la seduta di venerdì è stata dominata dal dato sul mercato del lavoro del mese di gennaio. La crescita dei nuovi occupati di 113.000 unità (vs consenso intorno alle 180.000 unità ) si è tradotta in acquisti di Treasury, con il tasso decennale tornato sotto la soglia del 2,7%. Il dato sui nuovi occupati, pur risultando a prima vista piuttosto debole, presenta alcuni segnali di miglioramento che fanno ben sperare in un incremento della dinamica occupazionale nei prossimi mesi.
Nel mese di gennaio è infatti sceso in misura marcata il numero di disoccupati per un periodo superiore ai sei mesi, segnale di un miglioramento della componente strutturale della disoccupazione Usa. Allo stesso tempo si è ridotto il numero di lavoratori “scoraggiati” mentre il calo del tasso di disoccupazione al 6,6%, ai minimi dall’ottobre 2008, a differenza dei mesi precedenti è da collegare ad un calo effettivo della disoccupazione piuttosto che ad una riduzione della forza lavoro. Questa settimana attenzione focalizzata sui primi dati consuntivi relativi al primo trimestre (vendite al dettaglio e produzione industriale) ma soprattutto sul primo discorso che la Yellen terrà domani in qualità di presidente Fed davanti alla commissione servizi finanziari della Camera.
Valute: euro in lieve apprezzamento vs dollaro nella seduta di venerdì con il cambio che ha chiuso le contrattazioni sopra quota 1,36. Dopo una mattina piuttosto volatile a causa del comunicato a sorpresa della Corte Costituzionale tedesca, il cambio è risalito nel corso del pomeriggio favorito dalla crescita inferiore alle attese dei nuovi occupati negli Usa. Al momento tra gli operatori sembra stia prevalendo una fase di incertezza che è ben testimoniata dal continuo cambiamento di direzione delle posizioni nei dati forniti dalla CFTC. La scorsa settimana, infatti, gli speculatori hanno nuovamente invertito le proprie posizioni tornando a puntare su un deprezzamento dell’euro con l’ammontare maggiore dallo scorso luglio.
Il dato si riferisce comunque allo scorso martedì, quindi non è da escludere che il rialzo del cambio visto nelle ultime due sedute della settimana abbia portato ad una ricopertura di tali posizioni. Per oggi confermiamo la resistenza più importante in area 1,37. Primo supporto a 1,3550. Yen in deprezzamento nella seduta di venerdì con il cambio vs euro che questa notte si è riportato in prossimità dell’importante fascia resistenziale in area 140. La valuta nipponica continua a muoversi in linea con l’andamento dei listini azionari mondiali in un contesto in cui gli speculatori hanno proseguito con la ricopertura delle posizioni nette corte di yen. I dati della CFTC hanno infatti evidenziato la sesta settimana consecutiva di riduzione delle posizioni a sfavore della valuta nipponica, tornate ai livelli di inizio novembre. Sul cambio euro/yen oggi il primo supporto di rilievo si colloca in area 138. Sul fronte emergente da segnalare questa mattina il deprezzamento della lira turca vs tutte le principali valuta dopo che l’agenzia di rating S&P ha tagliato l’outlook a negativo da stabile citando i rischi di un forte rallentamento dell’economia.
Commodity: settimana positiva per le principali materie prime che hanno chiuso quasi tutte in rialzo. La settimana appena conclusa è stata caratterizzata dal rimbalzo dei metalli non ferrosi, dal rialzo dell’oro e dalla buona perfomance del settore energetico. Andamento positivo anche per il comparto agricolo ed in particolare per le commodity prodotte in Brasile (caffè, soia e cacao) dopo la siccità che ha colpito il Paese sudamericano. Nella seduta di venerdì il settore energetico ha registrato un aumento di quasi il 2% dopo il forte rialzo del greggio che è tornato sui massimi da un mese e mezzo beneficiando dei dati sul mercato del lavoro Usa risultati peggiori del consenso. In lieve rialzo anche i metalli preziosi (+0,4%) con l’oro in aumento questa mattina sopra area 1275$/oncia. Positivi venerdì anche i metalli non ferrosi (+0,4%); stabili le agricole con il cacao tornato sui livelli massimi da settembre 2011. Secondo i dati della CFTC gli speculatori la scorsa settimana hanno portato le posizioni nette lunghe combinate sulle principali 18 materie prime ai massimi da fine ottobre; da segnalare però il lieve calo delle posizioni nette lunghe sull’oro.
Azionario: la scorsa settimana si è conclusa con un rimbalzo delle borse europee dopo 2 settimane di calo che hanno dato luogo al peggiore inizio d’anno dal 2010. La giornata di venerdì si è conclusa con un rialzo di tutti i principali listini europei con quello svizzero (1,2%) e spagnolo (1,1%) a guidare i guadagni in linea col buon andamento a Wall Street. Sulla maggior parte dei listini i volumi sono stati però inferiori alla media degli ultimi 5 giorni. L’indice europeo Stoxx 600 venerdì ha guadagnato lo 0,7% con tutti i settori in positivo ad eccezione di quello tecnologico che ha chiuso intorno alla parità . Tra i settori con le performance giornaliere maggiori venerdì troviamo le risorse base (1,6%), l’immobiliare (1,5%),le costruzioni (1,3%) e l’healthcare (1,3%).
In Italia il Ftsemib ha chiuso con un rialzo dell’1% grazie al buon andamento del settore bancario. In controtendenza Saipem (-1,7%) in attesa dei risultati trimestrali 2013 e delle stime per l’anno in corso. Ancora un marcato rialzo per Enel (2,2%) salita ai massimi da fine 2011. Questa mattina le borse europee stanno muovendosi in prossimità della parità . Negli Usa i listini azionari hanno chiuso con rialzi superiori all’1% anche se i volumi sono stati inferiori alla media degli ultimi 5 giorni, come già descritto per l’Europa. Tutti i 10 principali settori dell’indice S&P500 hanno chiuso in positivo con healthcare (1,8%) ed industriali (1,6%) a guidare i rialzi. Gli indici hanno così ignorato il dato relativo al numero di nuovi occupati inferiore alle attese poiché ancora una volta il maltempo è stato giudicato come principale fattore dei minori posti di lavoro creati. Inoltre il mercato potrebbe iniziare a scontare che, qualora la debolezza dei dati proseguisse, la Fed potrebbe effettuare una pausa nell’implementazione del tapering. La volatilità negli Usa continua a calare con l’indice Vix sceso al 15% dall’oltre 22% di inizio settimana che era il valore più elevato dallo scorso giugno. Segnaliamo il rialzo di Apple (1,4%) sulla notizia che la società ha acquistato (buyback) azioni per 14Mld$ nelle ultime 2 settimane sfruttando il forte calo dopo gli ultimi dati societari.
Sul fronte emergente l’indice MSCI EM ha chiuso in rialzo per il secondo giorno consecutivo in linea con i listini mondiali riuscendo così a chiudere la settimana poco sopra la parità . L’indice russo è salito ai massimi da 2 settimane grazie al rialzo di oltre il 2% di Gazprom. Positivi anche i listini cinesi nel giorno di riapertura delle borse dopo la settimana di festività per la celebrazione del nuovo anno lunare. Andamento positivo anche per maggior parte delle borse dell’America Latina e del Medio Oriente/Africa. Segnaliamo il forte calo della borsa argentina (-5%). Questa notte i listini asiatici sono stati positivi in linea con la chiusura in rialzo di venerdì a Wall Street. In Giappone l’indice Nikkei è salito dell’1,8%.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
ALITALIA – Il direttore generale di Intesa San Paolo, Gaetano Miccichè, ha riferito che la trattativa per l’ingresso di Etihad nel capitale della Alitalia continua e bisognerà attendere ancora una quindicina di giorni per vederne le conclusioni.
ANIMA HOLDINGS – La società ha comunicato di aver presentato, a Borsa Italiana, domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul MTA ed una richiesta alla Consob di approvazione del prospetto relativo all’Offerta Pubblica di Vendita e quotazione delle azioni.
BANCA GENERALI – La società ha archiviato il 2013 con un incremento record della raccolta netta del 40% a 2,3Mld€ circa, per un totale di massa gestita che supera i 29Mld€.
BANCA POPOLARE DI MILANO – L’A.D. Castagna ha annunciato che l’ aumento di capitale da 500Mln€ avverrà entro il 30 aprile, data in cui scade il consorzio di garanzia.
FIAT – Chrysler ha utilizzato l’ammontare raccolto dall’emissione obbligazionaria della scorsa settimana per rimborsare integralmente il fondo Veba per un importo nominale originario di oltre 4,5Mld$ (detenuti tramite obbligazioni senior emesse nel 2009).
UBI BANCA – L’A.D. del gruppo Massiah ha dichiarato che la banca non ha bisogno di un aumento di capitale in vista dell’Asset Quality review e degli stress test.
UNICREDIT – L’A.D. del gruppo Ghizzoni ha dichiarato che l’Istituto sta studiando delle possibili soluzioni per la creazione di un veicolo in cui far confluire i crediti “difficili” della banca. L’A.D. ha inoltre dichiarato che la società continuerà a rimborsare gradualmente i prestiti LTRO che dovrebbero essere restituiti per intero entro la fine del 2014.
BARCLAYS – Il colosso bancario è stata messo sotto inchiesta dopo le rilevazioni di stampa sul furto e la vendita di migliaia di informazioni personali (redditi, assicurazioni e propensione al rischio) appartenenti ai propri clienti. In totale sarebbero state rubate e successivamente vendute le informazioni di 27.000 clienti.
Fonte: infoproviders
OVERVIEW DELLA SETTIMANA
Area Euro: produzione industriale di dicembre e discorso Draghi (mercoledì); report mensile della Bce (giovedì); dati anticipatori sul Pil 4T (venerdì).
Usa: audizioni neo-Governatore della Fed Yellen (martedì e giovedì); vendite al dettaglio di gennaio (giovedì); dato anticipatore sulla fiducia dei consumatori dell’U. del Michigan (venerdì).
Gran Bretagna: report BoE sull’inflazione (mercoledì).
Cina: bilancia commerciale di gennaio (mercoledì)
Banche Centrali: Indonesia e Corea del Sud (martedì); Svezia (giovedì).
Trimestrali: prosegue la pubblicazione dei dati societari di importanti aziende in Europa.
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