NEW YORK (WSI) – E’ sempre più emergenza sfatti in Italia. Lo dimostrano gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio di Statistica sull’andamento degli sfratti nel corso dell’intero anno 2014. Dai numeri emerge che i provvedimenti di rilascio durante l’anno sono stati 77.278 (+5% rispetto al 2013 e nuovo picco negativo), di cui 69.015 per morosità (89,30% del totale)
Sempre nel 2014, le richieste di esecuzione con l’Ufficiale Giudiziario sono state 150.076 (più 14,6% rispetto al 2013) e le esecuzioni forzate sono arrivate a 36.083 (+ 13,5%).
In sostanza, nel 2014 ci sono stati, per ciascun giorno lavorativo, 682 accessi dell’Ufficiale Giudiziario e 164 sfratti con l’intervento della forza pubblica.
“Per il diritto alla casa, la crisi non è finita, anzi peggiora ulteriormente” ha dichiarato Massimo Pasquini, segretario nazionale dell’Unione Inquilini, che ha definito i numeri “ancora più agghiaccianti rispetto a quelli del 2013”.
Per Pasquini “la questione sfratti è ormai diventato un problema nazionale che travalica i confini delle grandi aree metropolitane. E’ il fallimento delle politiche abitative del governo e delle false promesse del cosiddetto piano casa Lupi; è il risultato disastroso delle politiche di privatizzazione e svendita del patrimonio pubblico e di liberalizzazione dei canoni privati, ma è anche il segnale dell’insufficienza e dell’incapacità da parte di Comuni, Regioni e Prefetti nell’affrontare la questione strutturale degli sfratti, che non è più da molti anni una “emergenza abitativa”.
A livello geografico, l’incremento più forte negli sfratti emessi nel 2014 si registra in regioni come il Molise, la Puglia, le Marche, il Trentino, la Sardegna, pur rimanendo la Lombardia e il Lazio le regioni con il maggior numero di sentenze emesse. (mt)