L’Unione Europea è pronta ad aumentare i suoi obiettivi legati alle rinnovabili per il 2030, accelerando il passaggio dai combustibili fossili, mentre il Vecchio Continente cerca di ridurre rapidamente le emissioni e la sua dipendenza dalla Russia.
Raggiunto l’accordo sulle energie rinnovabili
Oggi, 30 marzo 2023, i negoziatori del Consiglio europeo e del Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sul tema. Su Twitter il legislatore europeo Markus Pieper ha commentato che oggi è “un buon giorno per la transizione energetica dell’Europa“.
In base alle bozze, l’accordo include un’ulteriore “integrazione indicativa” del 2,5% per consentire al blocco di raggiungere una quota del 45%. L’accordo è destinato a sostituire l’attuale obiettivo della direttiva Ue sulle energie rinnovabili di raggiungere una quota del 32% entro il 2030, in vigore dal dicembre 2018.
La proposta deve ora essere approvata dai rappresentanti degli Stati membri dell’Ue in Consiglio e poi in Parlamento. Tali accordi vengono di solito concessi con modifiche minime. L’Ue ha dichiarato di voler essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050. A medio termine, vuole che le emissioni nette di gas a effetto serra siano ridotte di almeno il 55% entro il 2030.
“Fit for 55”: obiettivo neutralità climatica per il 2050
Il pacchetto “Fit for 55” è stato presentato per la prima volta nel luglio 2021 e mira ad allineare il quadro legislativo dell’Ue in materia di clima ed energia all’obiettivo di neutralità climatica per il 2050.
L’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia dal febbraio 2022 e la conseguente crisi energetica hanno cambiato radicalmente il panorama energetico della regione negli ultimi mesi. I legislatori Ue hanno subito pressioni per allineare gli obiettivi dell’Europa a questa nuova realtà. Così Bruxelles si è impegnata ad abbandonare i combustibili fossili russi entro il 2027, in risposta alle ostilità del presidente Vladimir Putin in Ucraina.
La Commissaria europea all’energia Kadri Simson ha commentato:
“Accolgo con favore l’accordo provvisorio con il Parlamento e il Consiglio su una serie rafforzata di norme sulle energie rinnovabili. Abbiamo raggiunto un compromesso ambizioso. La nuova direttiva rinnovabili è un passo importante nella realizzazione del Green Deal e del RePower Eu”.