Qualche mese fa si era parlato del supercomputer HPC5 di Eni come la macchina di calcolo più potente al mondo, in grado di eseguire 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche in un secondo. La compagnia petrolifera italiana ha annunciato che ora questa infrastruttura di supercalcolo sarà messa a disposizione della ricerca scientifica sul coronavirus, assieme alle proprie competenze di modellazione molecolare. L’architettura ibrida dello HPC5 rende questa macchina particolarmente efficiente nell’elaborazione degli algoritmi per la simulazione molecolare.
La partnership di Eni con Cineca
La collaborazione, spiega una nota di Eni, si svilupperà nell’ambito del progetto europeo EXSCALATE4CoV guidato dall’azienda biofarmaceutica Dompé, che aggrega istituzioni e centri di ricerca di eccellenza in Italia e altri Paesi europei, con l’obiettivi di individuare i farmaci più sicuri e promettenti nella lotta al coronavirus. Nello specifico, Eni sta già contribuendo ai lavori nell’ambito di una partnership con un consorzio di ricerca non profit, Cineca. Nell’ambito di questa partnership collaborano università, centri di ricerca nazionali e il Ministero dell’Università e della Ricerca italiano.
“Il team di lavoro congiunto effettuerà la simulazione dinamica molecolare di proteine virali ritenute rilevanti nel meccanismo di infezione da Covid-19, per identificare, mediante l’impiego di banche dati contenenti 10.000 composti farmaceutici noti, quelli più efficaci”, ha spiegato Eni, “successivamente si svilupperà una attività per la ricerca di nuove molecole specifiche anti-virali attraverso lo screening di miliardi di strutture”.
Descalzi: “Siamo onorati di dare un contributo”
“In un momento di emergenza globale come l’attuale, dobbiamo mobilitare tutte le risorse disponibili con l’obiettivo di vincere la sfida che abbiamo davanti”, ha dichiarato l’ad di Eni, Claudio Descalzi, “siamo onorati come Eni di poter dare il nostro contributo per provare a trovare delle soluzioni a questa sfida per l’umanità”.
“Siamo fiduciosi che questa collaborazione possa contribuire in modo significativo ad arrivare presto a un risultato e possa essere un modello anche per la ripresa”, ha aggiunto il direttore dipartimento supercalcolo Cineca, Sanzio Bassini.