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Eni paga calo record petrolio, utile crolla -74% ma titolo +3%

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MILANO (WSI) – Complice il calo record del valore del petrolio, i profitti netti del colosso energetico Eni sono calati del 74% nel 2014, a 1,33 miliardi di euro. L’utile operativo adjusted è sceso dell’8,5% a 11,57 miliardi di euro.

Sui risultati sulla carta negativi hanno pesato anche oneri e svalutazioni per 1,94 miliardi a cui si è aggiunta la revisione del valore delle scorte per 860 milioni.

Il titolo avanza di circa il 3% in Borsa. Tra le note positive, la riduzione del debito e il buon dividendo che verrà assegnato (1,12 euro da 1,10), che scongiura l’ipotesi di una diminuzione della cedola ventilata da alcuni analisti alla vigilia.

Bene anche l’incremento netto del cash flow operativo, che nel 2014 si è attestato a 15,08 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 11,02 miliardi dell’anno precedente (+36,8%).

Agli analisti sono piaciuti i livelli di debito, sceso a 13,7 miliardi di euro meglio delle stime, e le previsioni. Per Banca Akros (rating di Buy) ed Equita (il giudizio è hold), le sorprese positive sono venute dalle divisioni gas&power e refining&marketing.

Nel solo quarto trimestre il risultato netto è stato negativo per 2,34 miliardi di euro rispetto ai -647 milioni dello stesso periodo di un anno fa mentre l’utile netto adjusted è passato da 1,28 miliardi a 464 milioni di euro. Il risultato operativo adjusted è diminuito del 33,8% a 2,32 miliardi di euro.

La produzione di idrocarburi si è attestata a 1,648 milioni di boe al giorno con un incremento del 6,7% rispetto al quarto trimestre 2013.

Per il 2015 Eni prevede un aumento della produzione per l’avvio di nuovi giacimenti ed il ramp-up di quelli avviati nel 2014 e una riduzione della spesa per investimenti rispetto all’anno scorso quando si era attestata a 12,6 miliardi complessivi.

(DaC)