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Eni: “Petrolio tornerà a 70 dollari in meno di un anno”

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LONDRA (WSI) – Eni prevede che il petrolio torni a quota 70 dollari per barile l’anno prossimo.

Lo ha dichiarato l’AD del gruppo, Claudio Descalzi, lanciando ai produttori di greggio un appello per una maggiore cooperazione.

Tra i fattori citati dal top manager al Financial Times ci sono un calo della produzione di gas di scisto negli Stati Uniti, il miglioramento della domanda e la flessione delle spese nei vari progetti.

Il dirigente ha sottolineato la necessità di un’ampia cooperazione tra Russia, Usa e l’Opec, l’organizzazione dei principali paesi esportatori di greggio. È fondamentale per scongiurare che si ripetano gli incredibili sbalzi dei prezzi visti da giugno dell’anno scorso.

Secondo Descalzi è essenziale trovare linee guida per incoraggiare gli investimenti da parte dell’industria. “Abbiamo bisogno di stabilità e la stabilità significa guidance”, ha detto facendo riferimento ai volumi elevati prodotti da Stati Uniti, Russia e paesi dell’Opec. “Serve la cooperazione di tutti i produttori per stabilizzare il mercato”.

Al momento a metà seduta i contratti Wti sul petrolio Usa cedono -1,04% a 55,16 dollari al barile, mentre il Brent fa -1,54% a $62,44 per barile. Da giugno 2014 il valore del greggio ha subito un calo consistente, di anche il 50%.

Fonte: Financial Times

(DaC)