Economia

Erdogan rieletto in Turchia. Qual è stata la reazione dei mercati?

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato dichiarato vincitore dalla commissione elettorale, ottenendo la sua terza vittoria consecutiva alle elezioni presidenziali. Nonostante il successo elettorale, questa rielezione non può essere considerata un trionfo assoluto per Erdogan. Il leader turco ha raggiunto il 52% dei voti, una percentuale simile alle precedenti elezioni, ma questa volta è stato costretto a vincere al ballottaggio, a causa della forte opposizione guidata da Kemal Kilicdaroglu, che si è fermata al 47,9%.

Nonostante il risultato elettorale positivo, Erdogan si troverà a governare un paese profondamente diviso. Durante la campagna elettorale, Kilicdaroglu ha cercato di porre fine a ciò che ha definito “un regime autoritario” e di promuovere libertà e democrazia. Tuttavia, non è riuscito a conquistare abbastanza consensi per prevalere su Erdogan. La situazione economica fragile e l’inflazione elevata sono stati tra i temi centrali della campagna elettorale.

La situazione economico-sociale in Turchia

La Turchia si trova attualmente in una situazione economica delicata, con un’inflazione che supera il 43%. Alla fine del 2022, l’inflazione aveva raggiunto l’80%, raggiungendo livelli record degli ultimi vent’anni. Inoltre, la lira turca ha recentemente raggiunto minimi storici rispetto al dollaro. La questione dei migranti siriani ospitati in Turchia, che ammontano a quasi 4 milioni di persone, rappresenterà un altro tema caldo per il governo di Erdogan.

Nonostante questi problemi economici e sociali, Erdogan ha promesso che un milione di migranti siriani torneranno “volontariamente” nel loro paese. Tuttavia, il presidente siriano Bashar al-Assad ha chiesto esplicitamente che le truppe turche lascino il paese come precondizione per normalizzare i rapporti e preparare il terreno per il ritorno dei rifugiati. Questa questione rappresenterà una sfida significativa per la futura amministrazione di Erdogan.

Erdogan dovrà ristabilirle relazioni con l’occidente

Oltre alla situazione economica, Erdogan dovrà affrontare anche le relazioni con l’Occidente. Le tensioni tra la Turchia e alcuni paesi occidentali, come la Svezia, hanno impedito l’ingresso di quest’ultima nella NATO. La Turchia si trova quindi in una posizione delicata e dovrà cercare di risolvere queste dispute per garantire una stabilità internazionale.

Nonostante le sfide che si prospettano per il futuro, Erdogan può contare sul sostegno di diversi leader internazionali, tra cui Vladimir Putin, Viktor Orban, il Qatar, l’Azerbaigian, il Pakistan, gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita. Questo sostegno potrebbe rappresentare un vantaggio per Erdogan nel suo impegno per consolidare il suo potere e affrontare le sfide che si prospettano.

La vittoria di Erdogan ha anche portato con sé una novità. Il presidente ha deciso di tenere il suo discorso celebrativo al palazzo presidenziale di Ankara, invece che presso la sede del suo partito AKP, come aveva fatto tradizionalmente dopo le elezioni. Questo gesto potrebbe essere interpretato come un segnale di forza e di consolidamento del suo potere.

Le reazioni del mercato

Nonostante le reazioni divergenti dei mercati finanziari alla vittoria di Erdogan, con la borsa di Istanbul in rialzo del 2% e la lira turca in lieve calo rispetto al dollaro, è evidente che la Turchia dovrà affrontare importanti sfide economiche nei prossimi anni. Le politiche monetarie attuali, caratterizzate da tassi di interesse artificialmente bassi, sono insostenibili nel lungo periodo. La riduzione delle riserve di valuta estera e oro rappresenta un segnale di allarme e potrebbe spingere il governo turco a considerare nuove strategie per affrontare la crisi economica.