NEW YORK (WSI) – Passata in secondo piano per qualche giorno, la crisi Ucraina torna sotto i riflettori del mercato.
Il vice presidente del Parlamento europeo Saryusz-Wolski ha lanciato un nuovo allarme, affermando che “la pressione della Russia sull’Ucraina sta montando alta” e che “una guerra è imminente”.
Immediata la reazione del presidente ucraino Petro Poroshenko che, via Twitter, ha fatto sapere che una “terza guerra mondiale non ci spaventa”.
Il capo delle forze della coalizione atlantica in Europa, Philip Breedlove – che ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Petro Poroshenko e il premier Arseni Iatseniuk – ha fatto sapere che al confine con l’Ucraina ci sono 8-10 mila soldati russi. Motivo per cui la Nato ha deciso di dispiegare in tutta fretta carrarmati nell’Est europeo.
Secondo Breedlove, il numero dei militari russi non è cambiato nel corso delle ultime settimane, ma “la questione – ha precisato il generale Usa citato dall’agenzia Unian – è se la Russia deciderà di usare queste truppe per varcare il confine”.
Breedlove, si è detto “molto preoccupato” anche per la crescente presenza di truppe russe in Crimea. “Le forze armate che hanno illegalmente annesso alla Russia questa parte del territorio ucraino – ha tuonato il generale statunitense in una conferenza stampa a Kiev – potrebbero lanciare da lì operazioni militari”.
Breedlove ha espresso preoccupazione anche per il possibile dislocamento in Crimea di armi nucleari. La Russia ha schierato in Crimea “missili, sistemi anti-aereo e altre armi capaci di avere un’influenza militare su tutta la regione del Mar Nero”, ha detto il capo delle forze Nato in Europa.
(MT)