Fra cambiamenti di abitudini che il coronavirus sta inducendo andrebbe inclusa anche la crescente preferenza per gli investimenti contraddistinti da elevate valutazioni in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg). E’ quanto è emerso da un sondaggio condotto da Censuswide per Federated Hermes fra 200 consulenti finanziari britannici (ed eseguito fra il 23 e il 24 aprile).
Secondo i risultati della rilevazione l’85% dei consulenti indipendenti nel Regno Unito ha registrato un aumento di richieste per gli investimenti Esg da parte dei loro loro clienti. L’82% ha riportato anche un incremento nelle richieste di informazioni su come il capitale possa essere impegnato per combattere gli effetti del cambiamento climatico, aumentare gli standard di governance e migliorare i diritti umani.
Sembra, inoltre, che le richieste riguardino più o meno nella stessa misura gli investitori di ogni fascia di età: il 42% delle richieste è provenuta da investitori di età inferiore ai 40 anni, mentre il 36% da quelli di età pari o superiore ai 40 anni, fatto che potrebbe suggerire che la sensibilità ambientale sta contagiando non solo i più giovani.
Anche la solidarietà verso il personale in questa acuta fase di crisi potrebbe essere tenuta in alta considerazione nella scelta dell’allocazione dei risparmi: il 78% dei consulenti ritiene che i propri clienti sceglieranno di disinvestire dalle società giudicate incapaci di sostenere i propri dipendenti (e la società in generale) nel corso della crisi.
“La crisi del Covid-19 sta portando un cambiamento sistemico nei mercati, nell’economia e nella società, quindi non è una sorpresa vedere che gli investitori stanno rivalutando i propri obiettivi a lungo termine e i ritorni dei loro investimenti”, ha commentato Harriet Steel, Head of Business Development per la divisione internazionale di Federated Hermes.
“La pandemia ha riconfigurato radicalmente i concetti di sostenibilità, rafforzando la nostra convinzione di lunga data sul fatto che gli investimenti e la creazione di valore debbano fornire qualcosa di più di un forte ritorno finanziario”, ha proseguito Steel, “queste evidenze dimostrano chiaramente che la crisi sarà un catalizzatore del cambiamento, poiché i singoli investitori attribuiscono maggiore importanza ai fattori Esg e valutano in misura sempre maggiore gli obiettivi delle società e ciò che esse offrono alla società nel suo complesso”.