Esiste una correlazione tra i mercati e classi di attività? Come difendere i propri risparmi
MILANO (ADVISE ONLY) – I rischi tendono a manifestarsi contestualmente. Proviamo dunque a misurare la correlazione media di mercato, cioè l’intensità con la quale le varie tipologie d’investimento “si muovono assieme” (se esistesse un dio della statistica, dovrei chiedergli un sincero perdono).
Come calcolare la correlazione media di mercato
L’analisi si è mossa in 3 momenti distinti:
- ho preso in considerazione un ampio numero di asset class, cioè di differenti tipi d’investimento, tra i quali azioni europee, azioni italiane, azioni USA, ecc… nonché obbligazioni governative e societarie italiane, europee, internazionali e l’oro.
- Poi ho considerato due distinti periodi: quello che va dal 1° gennaio 2013 al 22 maggio 2013 e quello che va dal 23 maggio al 30 giugno.
- Quindi, considerando i rendimenti giornalieri (fonte Bloomberg), ho cercato una misura di correlazione (per i pignoli, il “Tau di Kendall“) e ne ho calcolato la media nei due periodi.
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Ebbene, se prima del discorso di Bernanke che ha innescato la paura della “fine del ciclo della liquidità”, la correlazione media era 0,03, successivamente è balzata allo 0,18.
È una variazione percentuale del 553%. Solo l’oro (nonostante sia sceso anch’esso) mantiene in media una correlazione negativa con le altre tipologie d’investimento.
Detto altrimenti, nei momenti peggiori i rischi si concentrano (perché le informazioni e la paura si diffondono velocemente tra gli operatori di ogni tipo) ed è quindi più difficile trovare riparo dalle perdite. È una sorta di Legge di Murphy finanziaria che si manifesta tutte le volte che i mercati diventano turbolenti.
Conclusioni
Dall’analisi emerge quindi che la diversificazione negli investimenti ha dei limiti (ve ne sarete accorti se avete un portafoglio): tutti i mercati e tutti gli strumenti finanziari, in momenti di elevato rischio, si comportano più o meno allo stesso modo (male). Attenzione però: se tutte le classi di attività (azioni Europa, azioni USA, obbligazioni corporate, titoli di Stato…) si muovessero esattamente allo stesso modo, la correlazione media sarebbe 1, invece è 0,18. Questo vuol dire che ai risparmiatori diversificare conviene comunque.
D’altronde è anche intuitivo: è sempre meglio investire su diverse idee o temi piuttosto che concentrarsi in un’unica asset class.
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