PECHINO (WSI) – La Cina ha superato Germania e Francia, diventando il terzo esportatore mondiale di armi dopo Stati Uniti e Russia.
È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall’Istituto internazionale della ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri), secondo cui il volume di affari a livello mondiale è aumentato del 16% in cinque anni, rispetto al periodo compreso tra il 2005 e il 2009, anche se rimane comunque un terzo rispetto all’apice raggiunto nei primi anni ’80.
Le cifre diffuse oggi, riguardanti gli anni compresi tra il 2010 e il 2014, indicano che sul mercato degli armamenti “gli Stati uniti sono nettamente in testa”, con il 31% delle esportazioni, davanti alla Russia (27%). I successivi tre Paesi sono molto lontani dalle cifre di Stati Uniti e Russia, con circa il 5% delle esportazioni ciascuno, e la Cina è solo leggermente più avanti rispetto a Germania e a Francia.
Tra i primi 10 esportatori al mondo, la Cina (con un +143% in cinque anni), l’Ucraina, l’Italia e la Russia sono quelli che hanno registrato la crescita più forte, mentre sono diminuite le consegne di Germania e Francia. La quota dell’Italia nel mercato globale delle armi è passata al tre per cento nel quinquennio dal due per cento nel periodo 2005-2009. Tra le principali destinazioni dell’export italiano di armi, gli Emirati (nove per cento dell’export complessivo), India (otto per cento) e Turchia (otto per cento).
Pechino ha avuto clienti in 18 paesi del continente africano, dove le importazioni di armi sono aumentate del 45%. “L’Algeria è stato il principale importatore di armi in Africa, seguito dal Morocco, le cui importazioni di armi sono aumentate di 11 volte – ha precisato il Sipri – Camerun e Nigeria hanno ricevuto armi da Paesi diversi per far fronte alla loro richiesta urgente di armi nella lotta al gruppo islamista Boko Haram”.
(Askanews)