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Etf e fondi attivi, complementari e non alternativi

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Per garantire un’adeguata diversificazione risparmiatori e investitori professionali utilizzano sempre di più fondi attivi ed ETF come abbiamo visto nelle pagine precedenti. Per capire quali elementi devono essere presi in considerazione nella loro scelta abbiamo incontrato Luca Giorgi di BlackRock, uno dei gestori leader a livello internazionale.
“Fondi attivi ed ETF sono complementari tra loro e non ci deve essere nessuna contrapposizione. Anzi, sempre più spesso vengono utilizzati insieme per comporre un portafoglio diversificato. La scelta di un prodotto rispetto all’altro è dettata da fattori di mercato, normativi e nuovi trend dei risparmiatori” esordisce Giorgi.

Portafogli attivi con strumenti passivi.

Un elemento da considerare per decidere se utilizzare gli Etf o fondi comuni è la ricerca di alpha nei mercati sottostanti. “Chi è interessato ad investire in un determinato tema specifico, con un universo di investimento sufficientemente ampio e diversificato, come ad esempio l’intelligenza artificiale o la transizione energetica si dirigerà verso i fondi attivi dove spetterà alla capacità del gestore portare dei risultati concreti. Anche nel caso di investimenti multi asset i fondi attivi saranno favoriti e anche in questo caso spiccherà  l’abilità del gestore nel cogliere i trend dei mercati. Al contrario chi decide di investire in mercati liquidi ed efficienti come ad esempio l’azionario statunitense, dove è difficile creare alpha, potrà utilizzare gli ETF” chiarisce Giorgi.

Anche i diversi modelli di consulenza finanziaria influiscono nella scelta tra fondi ed ETF. “In Europa e Nord America si sta diffondendo sempre di più la consulenza remunerata a parcella, un trend che favorisce il ricorso a strumenti passivi a basso costo come gli ETF. In quest’ottica i replicanti sono utilizzati sempre di più anche per comporre la parte ‘core’ dei portafogli e non più solo quella ‘satellite’ per sfruttare eventuali movimenti tattici dei mercati” chiarisce Giorgi.

 

Nei canali digitali preferiti gli Etf.

Digitalizzazione ed ETF sembrano andare a braccetto. Opinione confermata anche da BlackRock. “Di recente abbiamo assistito ad una accelerazione nella diffusione dei piani di risparmio in ETF e delle piattaforme di distribuzione digitale come neo broker e robo advisor e, grazie a un’offerta ampliata e caratterizzata da un’accessibilità economica più adatta soprattutto alle esigenze dei più giovani. Riteniamo che gli investimenti digitali abbiano un elevato potenziale di sviluppo anche in Italia e potranno rappresentare uno dei canali a più rapida crescita nei prossimi anni” chiarisce Giorgi.

 

Differenze a livello geografico.

In Europa i fondi attivi hanno ancora un peso preponderante nelle scelte degli investitori e in questo senso l’Italia gioca un ruolo di primo piano. Negli Usa la situazione è un po’ diversa e la crescita degli ETF è molto più evidente. In ogni caso è bene precisare che la diffusione degli ETF nel Vecchio Continente varia da Paese a Paese. Grazie all’evoluzione delle piattaforme di distribuzione digitale e alla crescente popolarità dei piani di risparmio in ETF, la Germania è il Paese con il maggior numero di investitori in questi prodotti finanziari.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo la società di gestione Usa, la diffusione degli ETF dovrebbe crescere ulteriormente soprattutto per l’adozione di questi strumenti in soluzioni di investimento di tipo patrimoniale e consulenziale. Le proiezioni di BlackRock indicano che nei prossimi 12 mesi il numero di investitori italiani in ETF aumenterà di oltre 800.000 unità, pari a una crescita del 39%.

La scelta di un prodotto finanziario sembra essere condizionata anche dall’età dei risparmiatori. Attualmente gli ETF sono in gran parte detenuti da investitori in una fascia di età compresa tra i 35 e i 54 anni ma secondo le stime di BlackRock la Gen Z e i Millennials stanno emergendo come forza trainante per la crescita dei replicanti.

 

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di settembre del magazine Wall Street Italia.