Continua la febbre per le criptovalute con il Bitcoin che ha sfondato il tetto dei 5.000 dollari nella prima metà di ottobre e arrivando il 20 novembre a 8.200. E a far la parte da leone nel settore delle monete digitali anche l’Italia.
La più grande Ico, Initial coin offering, fatta da una startup nel corso del 2017 è tutta italiana visto. A metterla sul mercato è stata la Eidoo, guidata dal ventiseienne veneto Thomas Bertani.
Eidoo ha sede a Chiasso, comune che dal 2018 permetterà di pagare una parte delle imposte in bitcoin, un progetto pilota che spinge molti a trasformare Chiasso in Cryptopolis, capitale mondiale delle monete digitali.
La società ha messo sul piatto un’app che ha il merito di facilitare la gestione delle criptovalute in genere, semplificando l’interazione tra le blockchain di Ethereum e Bitcoin e gli utenti finali, fornendo così un modo facile e sicuro di comprare, trasferire, spendere e convertire le criptovalute senza affidarsi a nessuna autorità centrale. L’app ha il merito così di essere un portafogli per acquistare e vendere Bitcoin e Ethereum, un exchange per convertire le criptovalute e una carta di credito prepagata per poter spendere le criptovalute, senza contare anche il fatto che si possono collegare le transazioni a una carta ID in modo da conoscere l’identità del mittente o destinatario.
L’azienda ha messo in vendita 20 milioni di di Eidoo, un Erc20 token che è stato creato sulla blockchain di Ethereum, al prezzo di 2,30 dollari l’uno e in meno di due settimane ha raccolto ben 21 milioni di dollari in Ethereum, la criptovaluta più diffusa dopo il Bitcoin. Un successo senza precedenti visto che il 50 per cento dei tokens disponibili sono stati venduti nelle prime dieci ore.