I mercati azionari di Asia ed Europa corrono a inizio settimana in scia ai record realizzati da Wall Street nella seduta antecedente. Aiutano i commenti accomodanti della Federal Reserve. In rialzo anche lo yuan, favorito dalle politiche nazionali di stabilizzazione. Sul Forex la moneta cinese è salita sui massimi di due settimane e mezzo nei confronti del dollaro Usa. In Europa Piazza Affari fa più fatica delle altre Borse. Occhio al fronte obbligazionario: i rendimenti decennali del Btp decennale hanno toccato i massimi di quasi quattro anni, con lo Spread tra i titoli italiani di riferimento e i Bund con scadenza omologa che si è riportato intorno ai livelli toccati in maggio.
L’indice della Borsa di Shanghai ha guadagnato l’1,7% e il CSI 300 delle blue chip il 2,2% dopo che la banca centrale ha tirato fuori dal cilindro il “fattore contro ciclico”, uno strumento usato per sostenere lo yuan. Si tratta in concreto di fissare la media della fascia di prezzo del trading giornaliero della divisa nazionale. La ripresa della moneta dovrebbe aiutare le società che hanno una grossa parte dei costi in dollari, come per esempio le compagnie aeree China Southern Airlines (+4,4%) e Air China (+3,7%), e appianare le divisioni nella disputa commerciale tra i due pesi massimi dell’economia mondiale, Stati Uniti e Cina.
La Borsa Usa proverà da parte sua ad allungare dopo che l’indice S&P 500 ha toccato i massimi assoluti venerdì scorso in seguito all’intervento da colomba di Jerome Powell a Jackson Hole. Il presidente della Fed ha detto che un atteggiamento cauto nell’imposizione del ciclo di incrementi del costo del denaro resta il comportamento più appropriato per proteggere l’economia americana e il mercato del lavoro. I future sul listino allargato della Borsa americana scambiano oltre i 2.880 punti.