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Euribor a nuovi massimi: si scommette su rialzi tassi Bce

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(WSI)-Tassi di interesse: in area Euro continua il rialzo dei tassi governativi e swap, mentre sui periferici si è registrato un calo degli spread. Il tasso a due anni tedesco si è portato ai massimi da ottobre 2009. Sul monetario il tasso Euribor tre mesi e l’Eonia swap di pari scadenza hanno registrato nuovi massimi. In forte rialzo anche il tasso Eonia che ha superato il tasso di riferimento della Bce portandosi a 1,313%, ai massimi da giugno 2009.

Il movimento a cui si sta assistendo in questi giorni sul monetario ma anche sul tasso a due anni è in parte collegato anche all’attesa di un rialzo dei tassi da parte della Bce, soprattutto dopo il dato preliminare sull’inflazione dell’intera area, salito al 2,4% a/a dal 2,2% di dicembre e la continuazione del rialzo del greggio.

La Banca Centrale irlandese ha taglio le stime di crescita del Pil per il 2011 all’1% dal 2,4% stimato ad ottobre. Occorre però considerare che le precedenti stime sono state effettuate prima della richiesta di aiuti internazionali e della manovra finanziaria necessarie per risanare i conti pubblici. Ieri la Bce ha annunciato che la scorsa settimana non ha effettuato alcun acquisto di bond governativi e che oggi quindi drenerà un ammontare di 76,5 Mld€.

Sul fronte dell’offerta oggi l’Austria offrirà bond 2017 e 2037 per 1,5 Mld€, mentre in Belgio avremo bills per 3,6 Mld€. Negli Usa i tassi di mercato hanno chiuso la sessione in rialzo in una giornata in cui i listini azionari hanno recuperato parte delle perdite di venerdì scorso. A guidare il rimbalzo i titoli legati al settore energetico, favoriti dal rialzo del prezzo del greggio Wti e dai buoni conti di Exxon Mobil.

Il presidente della Fed di Atlanta Lockhart (membro non votante) ha espresso parole a favore della politica monetaria implementata da Bernanke, dichiarando che l’istituto dovrebbe continuare le misure di stimolo monetario, in quanto il tasso di disoccupazione si trova ancora a livelli “inaccettabili”. Lockhart, inoltre, ritiene improbabile un rialzo del tasso di riferimento nel breve termine a causa delle condizioni attuali dell’economia.

Dal punto di vista macro, i dati sulla spesa personale di dicembre pubblicati ieri hanno confermato l’ottimo andamento dei consumi nell’ultima parte del 2010, aspetto che era già emerso dalla lettura preliminare del Pil. Da segnalare anche il dato relativo al Chicago Pmi di gennaio che ha raggiunto il livello massimo da più di vent’anni. Per la giornata odierna, sono attesi i dati relativi alla spesa per costruzioni ma soprattutto l’indice Ism manifatturiero di gennaio. Sul fronte emergenti da segnalare come le tensioni in Egitto abbiano riportato l’indice Embi+ spread ai massimi dalla fine dello scorso novembre.

Valute: l’euro/dollaro si è riportato di nuovo sopra 1,37 grazie al venire meno delle tensioni sui mercati. In mattinata il cross ha ritestato la resistenza a quota 1,3750 senza però riuscire a superarla. Per la giornata odierna confermiamo il supporto principale in area 1,35/1,3550.

Yen in deprezzamento verso euro con il cross che trova un supporto a 111,40 e la resistenza principale in area 114 con livello intermedio a 112,70. La valuta nipponica si è invece apprezzata verso dollaro, con il cross in prossimità del supporto 81,85, con livello successivo collocato a 81. Apprezzamento dello yuan cinese vs dollaro dopo i dati contrastanti in arrivo dai Pmi manifatturieri (quello ufficiale in rallentamento, quello di HSBC in lieve rialzo).

Materie Prime: in rialzo il greggio Wti (+3,1%) a causa delle tensioni in Egitto. Il Brent del Mare del Nord torna sopra i 100$/b per la prima volta dal 2008. Positivi i metalli industriali guidati da piombo (+3,1%) e zinco (+3%). Nuovo record per il rame (+2,3%) al Lme oltre i 9800$/ton. Tra i preziosi in rialzo l’argento (+1,2%), intorno alla parità l’oro. Tra gli agricoli prosegue la corsa del cotone (+4,4%).

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