Economia

Euro 2020: restrizioni stadi pesano su turismo sportivo, perdite per 200 milioni

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Dall’inizio della pandemia, le città che ospitano grandi eventi sportivi hanno perso altissime percentuali di incassi derivanti dalla spesa per alloggio, cibo e tutto l’indotto generato da spettatori e visitatori. È successo a Tampa bay, lo scorso febbraio in occasione del Super Bowl. Stessa sorte si prevede per Euro 2020, il campionato europeo di calcio 2020, originariamente previsto dal 12 giugno al 12 luglio 2020, ma posticipato di un anno per via della pandemia.
Stando ai calcoli di Pitchinvasion.net, una guida non ufficiale ai campionati di calcio europei, le 11 città coinvolte nel torneo, potrebbero perdere 194 milioni di euro a causa delle restrizioni sull’accesso agli stadi.

Lo studio è stato effettuato sulla base delle informazioni sulla spesa media a notte dei turisti nei paesi ospitanti. Queste informazioni includono i costi per l’alloggio, per i ristoranti e altre spese, ma escludono le spese sui mezzi di trasporto.

Londra, prima per guadagni e anche per potenziali perdite

Con l’eccezione di Budapest, che prevede di aprire il 100% del suo stadio ai tifosi, le partite saranno giocate con presenze ridotte, tagliando di conseguenza la spesa dei visitatori e gli incassi delle città.

Londra è la città che potrebbe trarre i maggiori benefici economici dal torneo, con un guadagno stimato di 23,3 milioni di Euro, ma è anche quella che, a causa delle restrizioni sull’accesso agli stadi, potrebbe subire le perdite maggiori, con una differenza di 65,8 milioni rispetto al guadagno stimato in circostanze normali e con uno stadio al completo.
La seconda città a subire le perdite maggiori sarebbe Dublino, con una differenza di 25,3 milioni di Euro. In terza posizione troviamo Glasgow, con una perdita stimata di 19,3 milioni. E Roma? Secondo i calcoli, le perdite saranno leggermente sopra gli 11 milioni di euro.

Le città che guadagneranno di più

Dopo Londra, le città che guadagneranno di più saranno San Pietroburgo (25,7 milioni), beneficerà dell’accoglienza di tre partite supplementari dopo il ritiro di Dublino, assicurandosi un ricavo extra di 13,3 milioni di euro, e Budapest (20 milioni). Amsterdam è la città che potrebbe guadagnare di meno, con una stima di 3,1 milioni di Euro.

“Si stima che il settore turistico europeo abbia perso 1 miliardo di Euro al mese nell’ultimo anno, e quella di ricominciare ad accogliere in sicurezza turisti internazionali è una prospettiva per molti paesi nel prossimo futuro. Il torneo di quest’estate può di portare un po’ di ossigeno alle economie europee”, ha commentato il team di Pitchinvasion.net. “Lo studio mette in luce l’impulso economico di cui i vari paesi potrebbero beneficiare a seguito della possibilità di accogliere turisti internazionali per il torneo, anche con le limitazioni imposte sugli stadi. Sebbene minori rispetto ai guadagni che le città avrebbero potuto aspettarsi in circostanze normali, i risultati mostrano che le città ospitanti potrebbero ottenere un totale combinato di entrate pari a 117 milioni di Euro”.
“Nel 2020, quando il torneo è stato posticipato, la speranza era quella di riuscire a tenere l’evento in circostanze normali”, ha commentato il team di Pitchinvasion.net. “È passato un anno, e la maggior parte degli stadi probabilmente riaprirà con una capienza del 25%, che rappresenta comunque un progresso data l’incertezza del periodo che stiamo vivendo”.