ROMA (WSI) – L’euro è determinato a scivolare verso la parità sul dollaro e chiudere il peggior trimestre di sempre nei confronti del biglietto verde.
Durante le contrattazioni asiatiche, la moneta unica è scesa anche sotto la soglia di $1,05, a $1,0495, al valore più basso dall’aprile del 2003. La perdita dallo scorso venerdì, giorno in cui è stato reso noto il report occupazionale degli Stati Uniti di febbraio, che ha messo in evidenza una creazione di nuovi posti di lavoro migliore delle attese, è di 600 punti base circa.
Lo US Index balza inoltre sopra l’area dei 100 punti per la prima volta dal 2003.
A determinare i forti movimenti sul valutario, il varo del QE della Bce, le recenti dichiarazioni di Mario Draghi e le prospettive di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti, da parte della Fed, piĂą imminente rispetto alle attese.
Visto il miglioramento dell’economia maggiore al mondo c’è chi scommette su una stretta monetaria prima di giugno. Le strategie di politica monetarie di Usa ed Europa non potrebbero essere più divergenti.
(Lna-DaC)