Il cambio euro-dollaro è arretrato in area 1,17. Ulteriori ribassi sono possibili nel breve termine ma nel medio periodo riprenderà il rialzo
Il cambio euro-dollaro è sceso in area 1,17 dopo aver toccato area 1,20, inaugurando una fase che, nel breve termine, potrebbe portare a nuovi ribassi.
L’analisi tecnica propone possibili obiettivi in area 1,12 a seguito di violazioni al ribasso di 1,1670, identificato da Michael Hewson di Cmc Markets come un potenziale testa-spalle. Una possibilità che rientra anche negli scenari disegnati da Yann Quelenne e Aranud Masset, analisti di Swissquote. Solo nell’immediato però.
“Continuiamo a pensare che i mercati mostrino un eccessivo ottimismo circa la riduzione degli acquisti di asset da parte della Banca centrale europea e che gli investitori stiano spingendo un po’ troppo l’euro. Nonostante la pausa momentanea fatta registrare dalla moneta unica, c’è da credere che i rialzisti torneranno a riaffacciarsi man mano che la data del prossimo incontro della Bce – il 26 ottobre – si avvicinerà”.
Il trend di fondo rimane a favore di euro anche per gli analisti di Anima: “È ragionevole aspettarsi una fase di consolidamento e lieve recupero del dollaro. In ogni caso il rafforzamento dell’euro potrebbe proseguire nel medio termine a causa del diverso posizionamento delle due aree geografiche nel ciclo economico e di politica monetaria, per la solidità dei fondamentali dell’area euro e per i massicci deflussi di capitale che hanno lasciato l’area durante la crisi del debito sovrano e che ancora non sono rientrati”.