Legnano – Qualcosa si è mosso a livello di Fiscal Cliff in America, ma le notizie, per il momento, non sono buone. Bocciata infatti la proposta portata ai repubblicani da Barack Obama, che prevedeva come uno dei punti fondamentali l’aumento della tassazione per chi guadagna più di 150.000 dollari all’anno.
La controproposta presentata prevede tagli alle spese per 1.400 miliardi di dollari e circa 800 miliardi di nuove entrate, raggiungibili grazie alla limitazione di sgravi fiscali e andando a stabilire un tetto massimo di deduzioni per chi presenta redditi maggiori. Obama si è detto comunque fiducioso che l’accordo si possa trovare. Continuiamo a seguire le evoluzioni.
I mercati intanto, possiamo dire, né festeggiano, né si avviliscono e continuano a muoversi senza alta volatilità (ad esclusione delle materie prime, come vedremo nella sezione tecnica) in attesa di incontrare punti tecnici importanti che potrebbero determinare, come abbiamo visto negli scorsi giorni, movimenti direzionali importanti.
Intanto arrivano sorprese dalla Cina, dove lo Shanghai Composite Index è riuscito a riportarsi sopra quota 2.000 punti, salendo del 3% nella notte sulle attese di vedere un maggior interventismo del governo sul fronte economico, soprattutto per quanto concerne nuovi piani di urbanizzazione, come comunicato agli investitori.
Dal punto di vista della pubblicazione di dati macro che potrebbero muovere il mercato, abbiamo soltanto le vendite al dettaglio dell’area euro, che non riguardando fiducia, occupazione o fattori di politica monetaria potrebbero non portare a grandi reazioni del mercato, soprattutto se dovessero essere rispettate le attese degli operatori, mentre nella notte chi ha posizioni sul dollaro neozelandese dovrà prestare attenzione alla decisione sui tassi di interesse, che comunque dovrebbero essere lasciati al 2.50% (l’ultima riunione, dove c’è stato un nulla di fatto come da attese, ha portato a salite del kiwi). Da domani partiamo con le banche centrali europee e l’ultimo giorno della settimana avremo la comunicazione dei Non Farm Payrolls.
EurUsd
La moneta unica europea continua la sua salita strutturale di breve periodo rispettando i livelli tecnici, senza tuttavia presentare alta volatilità. La rottura rialzista di 1.3090 ha portato al superamento di 1.3100 ma non al raggiungimento di quell’1.3130 che rappresenta la resistenza da seguire per la giornata di oggi.
Il fatto che su tutti i tentativi di discesa l’euro venga comprato ci fa pensare che un superamento a rialzo di 1.3135 possa portare al raggiungimento di 1.3160, tenendo conto che per assistere a correzioni importanti dobbiamo attendere la rottura ribassista di quel 1.3075 che ha funzionato molto bene come resistenza e che ora funge da supporto. Per chi dovesse lavorare su time frame brevi, sotto 1.3090 crediamo si possano raggiungere i supporti.
UsdJpy
Buone le aree di supporto individuate su UsdJpy che, dopo aver sfiorato 81.65 è riuscito a riportarsi sopra 82.00, raggiungendo il target di 82.30. Rimangono validi i livelli visti ieri, con l’area tra 82 ed 81.65 come supporto e con la possibilità di vedere ulteriori salite nel caso in cui dovessimo superare a rialzo 82.40 (potenziali accelerazioni nell’ordine dei 30 punti). Un ritorno sotto 81.50 cambierebbe lo scenario e vedrebbe in 81 figura i primi target.
EurJpy
Anche sull’EurJpy l’area di supporto indicata ieri ha funzionato egregiamente, facendo raggiungere prima i massimi precedenti e poi sfiorando (107.945 in bid) il target di 108.00. Attenzione ora perché ci troviamo su un livello tecnico molto importante, dove è possibile, dal punto di vista del risk reward, tentare delle vendite che comunque non dovrebbero puntare a più di 107.00, considerando che sopra 108.25 si vanno a concretizzare possibilità di strappi rialzisti verso 109.00. Se dovessimo vedere il mercato scendere sotto 106.70 possiamo attenderci accelerazioni verso 50, che se dovesse lasciare spazio ai prezzi ci proporrebbe una probabile discesa verso 105.75.
GbpUsd
Buonissima area di supporto per la sterlina, che non è più scesa sotto 1.6080 ed ha raggiunto 1.6125, dove si è tentata una rottura rialzista non andata a buon fine. Questi i livelli da seguire anche per la giornata di oggi, tenendo conto che sotto 1.6065 il mercato potrebbe rompere definitivamente, mentre su rialzi dobbiamo attendere il superamento dei massimi di ieri per vedere 1.6175.
AudUsd
Ottima salita dell’australiano che si è fermato dopo 1.0475 e prima di 1.0500. Tutta l’area compresa tra esso e 1.0525 rappresenta una forte area di resistenza, che se dovesse saltare potrebbe farci assistere ad aumenti di volatilità importanti. La media a 21 oraria sta tenendo molto bene ed il mercato si sta congestionando tra 1.0465 e 1.0490. Attendiamo un superamento di uno dei due livelli per vedere accelerazioni pari all’altezza di questo rettangolo.
XauUsd
Nuovi minimi per l’oro che si sta ora avvicinando nuovamente alle aree di resistenza statiche e dinamiche rappresentate da 1,710.00. Qui infatti passano i punti precedenti e poco sopra abbiamo la media a 100 oraria, che se guardiamo un grafico orario ha dimostrato di aver retto bene durante la discesa. Ottime dunque, dal punto di vista del rapporto rischio/rendimento, le possibilità di vendere oro, con stop e reverse sopra 1,715.00.
UsOil
Fortissima volatilità sul petrolio, che ieri ha tentato di rompere a ribasso i minimi precedenti in area 87.50, senza riuscirci e mostrando una forte risalita. Adesso scambiamo ancora intorno alle resistenze di ieri, buone per provare vendite di petrolio con strategie difensive che prevedano acquisti sopra 89.30.
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