MILANO (WSI) – Le prospettive di un nuovo round di misure di allentamento monetario da parte della Bce, proprio in un periodo in cui la Federal Reserve sta valutando l’ipotesi di alzare i tassi per la prima volta da quasi un decennio, hanno affossato l’euro stamattina.
Sui mercati valutari la moneta unica precipita nei confronti del dollaro, bucando la soglia di 1,060 e attestandosi in area 1,056 dollari. Dopo la violazione dell’ennesimo livello al ribasso a $1,059, gli analisti tecnici hanno individuato il prossimo supporto chiave a quota $1,0530.
Un’esclusiva di Reuters ha fatto sapere come la Bce stia prendendo in considerazione un potenziamento del piano di Quantitative Easing che prevederà l’acquisto di altri asset. Nel frattempo Constancio, il vice di Draghi, ha fatto commenti da colomba.
Il dollaro era partito per la verità con il freno a mano tirato, prima di rendersi protagonista di una rimonta improvvisa. Al momento il biglietto verde guadagna 94 punti base dai minimi di seduta. Ieri aveva pagato i dati deboli pubblicati in usa sulla fiducia dei consumatori e il fatto che il mercato scontasse già un rialzo dei tassi della Federal Reserve.
Intanto il vice di Mario Draghi, Vitor Constancio ha lasciato intendere che un potenziamento del Quantitative Easing è possibile. I mercati, ha detto il banchiere, possono funzionare bene anche con tassi di interesse negativi. A dirlo sono i fatti, ovvero quanto accaduto in passato.
Le decisioni che verranno prese dalla Bce riguardo al programma straordinario di allentamento monetario, che dipendono da come saranno i dati macroeconomici che verranno pubblicati prossimamente, in ogni caso non altereranno in modo drastico i rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro.