(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva ed in particolare sul comparto governativo. In mattinata però si sta assistendo ad un recupero dei tassi. Sui periferici la settimana si è conclusa con un calo dei differenziali, ad eccezione di Irlanda e Portogallo in cui gli spread sul decennale sono leggermente saliti rispetto alla chiusura di giovedì. In mattinata invece si sta osservando un restringimento di Irlanda e Portogallo ed un lieve rialzo di Italia e Spagna. In calo i tassi sul mercato monetario. Il tasso Eonia spot è sceso sotto l’1% e l’Euribor tre mesi è stato fissato sotto i massimi di giovedì.
In settimana in Germania la cancelliera Merkel annuncerà il nuovo presidente della Bundesbank che sostituirà Weber a partire dal 30 aprile. Secondo il quotidiano tedesco, Die Welt, l’annuncio potrebbe giungere il 16 febbraio ed il favorito sembrerebbe il consigliere economico Jens Weidmann, ex allievo di Weber. In un’intervista riportata su Der Spiegel Weber ha dichiarato di essersi dimesso per mancanza di consenso di molti governi europei sulla sua linea di condotta. Ricordiamo a tale proposito la forte opposizione di Weber al piano di acquisto di bond.
Oggi a Bruxelles si terrà la riunione dell’Eurogruppo e domani quella Ecofin in cui si discuterà della riforma del patto di stabilità e dell’introduzione di un target alla riduzione del debito. Si valuterà infatti la proposta che prevede per i paesi con un debito superiore al 60% una riduzione annuale pari ad 1/20 di quello in eccesso. Si tratterà tuttavia di una riunione in cui non si raggiungeranno decisioni definitive ma servirà solo a discutere delle proposte della Commissione europea. Secondo il Der Spiegel l’Eurogruppo e l’Ecofin discuteranno anche della creazione di un fondo monetario europeo che avrebbe una dotazione di 500 Mld€ con cui intervenire in caso di grave crisi dei paesi.
Infine segnaliamo che la missione in Grecia di Fmi, Ue e Bce si è conclusa con la richiesta di un ulteriore pacchetto di privatizzazioni per 50 Mld€ entro il 2015, richiesta non gradita però dal governo greco. Oggi in Italia si terrà l’asta sul titolo 2015 e 2040 fino a 5,25 Mld€.
Negli Usa la settimana si è chiusa con tassi di mercato governativi sostanzialmente stabili sulla parte a due anni ed in calo sulla parte a lunga in un contesto di proseguimento del rally da parte delle borse. I principali listini azionari hanno infatti chiuso la seconda settimana consecutiva positiva. Nella giornata odierna, il presidente Obama presenterà la proposta di legge di bilancio per l’anno fiscale 2012, che avrà inizio a partire dal primo ottobre. La proposta prevedrebbe una riduzione del deficit pubblico di 1.100 Mld$ entro i prossimi 10 anni. Probabile l’opposizione dei repubblicani, che spingono per ulteriori tagli. Nelle previsioni contenute nella proposta di Obama, le stime sul deficit 2011 sarebbero riviste al rialzo a 1600Mld$.
Valute: chiusura di settimana in deprezzamento per l’euro, con il cross verso dollaro che si è spinto in prossimità di area 1,3470. Nonostante il venir meno delle tensioni in Egitto, l’euro continua a dimostrarsi debole. In mattinata il cross ha rotto quota 1,35 e qualora tale movimento fosse confermato in chiusura, aprirebbe la strada per un ulteriore calo nel breve termine fino ad area 1,30/1,32.
Le posizioni nette lunghe di euro, secondo gli ultimi dati del Cftc, risultano stabili. Apprezzamento dello yen vs euro e dollaro durante la notte in seguito al dato del Pil giapponese del quarto trimestre che si è contratto meno del previsto (-1,1% t/t annualizzato da +3,3%). La contrazione nel trimestre è ritenuta temporanea, causata soprattutto dall’apporto negativo dei consumi in seguito al termine degli incentivi del governo (per l’acquisto di auto a basso consumo energetico a settembre e prodotti elettronici per la casa a dicembre). Negativo anche l’apporto delle esportazioni nette e della domanda pubblica. Verso euro la resistenza si colloca a 114, il supporto in area 111.
Materie Prime: prosegue la divergenza tra il Brent (+0,6%) ed il Wti (-1,3%) a causa dell’elevato ammontare di scorte negli Usa e della domanda di greggio europeo. La differenza tra i due tipi di petrolio è salita al livello record di oltre 16$/b. In rialzo i metalli industriali guidati dal piombo (+2,1%). Questa notte la Cina ha annunciato i dati preliminari di gennaio relativi alle importazioni di materie prime dai quali si vede un aumento dell’import di rame, greggio e soia rispetto all’analogo mese dell’anno scorso. Tornando alle performance di venerdì, in lieve calo i preziosi mentre tra gli agricoli il mais (+1%) è salito ai massimi da 31 mesi. Vendite sullo zucchero (-2,3%).
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