Un euro senza sprint quello che si presenta questa mattina all’appuntamento con i mercati, ma del resto c’è poco da stupirsi: oggi si riuniscono i banchieri della Bce, e c’è da vedere cosa deciderà all’indomani del rialzo dei tassi in Usa.
L’euro, che vale 1936,26 lire, viene indicato a 0,9722 contro il dollaro (0,9717 la rilevazione Bce di ieri), in flessione rispetto ai finali di ieri sui mercati europei (0,9744) e soprattutto rispetto ai valori raggiunti a New York dopo l’intervento Fed (a 0,9764).
La moneta unica è in flessione anche nei confronti di quella giapponese, venendo indicato a 105,02 yen, rispetto ai 105,62 del finale di ieri sui mercati europei (in linea con New York) e ai 105,51 della rilevazione Bce.
Ormai, e di questo sono convinti gli operatori, nulla si muoverà fintanto che non giungeranno segnali da Francoforte. La sensazione di alcuni è che in assenza di manovre sui tassi l’euro potrebbe scendere in direzione di quota 0,95 contro il dollaro.
Anche un intervento di 25 punti base secondo un operatore non darebbe grande sostegno, mentre viene indicata come unica soluzione un aumento di 50 punti base. Una scelta tuttavia che appare rischiosa e sicuramente difficile dal punto di vista politico.